BOTTA E RISPOSTA

Legge omofobia, l'Arcigay al vescovo Suetta di Sanremo: "Posizioni medievali e offensive"

"Rieccomi qui dunque a commentare, più che altro per diletto, le medievali ed offensive posizioni del vescovo di Sanremo"

Legge omofobia, l'Arcigay al vescovo Suetta di Sanremo: "Posizioni medievali e offensive"
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Omofobia

"Rieccomi qui dunque a commentare, più che altro per diletto, le medievali ed offensive posizioni del vescovo di Sanremo nei confronti della legge contro omofobia, bifobia e transfobia che potrebbe finalmente essere approvata nei prossimi mesi".

Così "Mia Arcigay" Imperia risponde, in un comunicato a firma del presidente Gianfranco Testa e del presidente onorario, Marco Antei, risponde al vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, che oggi ha espresso preoccupazione per il ddl Zan-Scalfarotto per i reati di omo e transfobia, definendo questa "Una legge pericolosa" che porterebbe "uno squilibrio nel rapporto tra la libertà di opinione e il rispetto della dignità umana, che può dar luogo a derive liberticide".

Nel rivolgersi al prelato, l'Arcigay parla delle "solite strampalate accuse di alcuni ecclesiastici nei confronti delle persone Lgbt". "Sostenere poi che sia un tuo diritto licenziare un tuo dipendente perché omosessuale o transgender è semplicemente una nefandezza - si legge nella nota -. È buffo infine constatare che un appello a ribellarsi al 'pensiero unico' venga da chi per millenni ha imposto in mezzo mondo la sua religione come unica fede possibile. Basterebbe ogni tanto aprire un libro di storia".

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