Legge Zan

A Imperia manifestazione contro la legge sull'omotransfobia

La manifestazione delle Sentinelle in Piedi. "Legge liberticida contro la libertà di espressione"

A Imperia manifestazione contro la legge sull'omotransfobia
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Le Sentinelle in Piedi della segreteria di Imperia comunicano di aver organizzato una manifestazione contro la "legge Zan" che renderebbe l'omotransfobia un reato a tutti gli effetti.

Flash mob contro la legge Zan

Il ddl - che estende il reato di discriminazione anche all'identità di genere e e all'orientamento sessuale - non piace alle Sentinelle in Piedi, la cui sezione  imperiese ha organizzato un flash mob per  il giorno 11 luglio alle ore 18.30 in piazza Nino Bixio alla Spianata (Oneglia). L'obiettivo come comunica il SiP Imperia "è contrastare la legge liberticida sull'omotransfobia". Secondo le Sentinelle, ad essere in pericolo sarebbe la libertà di espressione dei cittadini italiani. L'evento, lanciato dall'hashtag #restiamoliberi, prevederà che i partecipanti indossino un drappo rosso sulla bocca, "Come il bavaglio che ci vogliono mettere". Inoltre:  non saranno ammessi simboli di partito o di associazioni o marcatamente religiosi. Bocche cucite per le Sentinelle in Piedi che comunicheranno - per scongiurare l'intervento di provocatori - solo tramite il loro portavoce che produrrà un comunicato ufficale.

Il disegno di legge

È stato depositato - dopo un dibattito iniziato nel 1996 con Nichi Vendola -  il primo luglio alla commissione giustizia della Camera il ddl contro la omotransfobia, detto legge Zan, dal nome del suo primo firmatario relatore e "padre", il deputato dem  Alessandro Zan. La legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, conosciuti come legge Mancino e Reale, che puniscono i reati e i discorsi d’odio fondati su caratteristiche personali quali la nazionalità, l’origine etnica e la confessione religiosa. La nuova legge punta ad estendere questo concetto e a individuare come atti discriminatori anche quelli basati “sul genere, orientamento sessuale o identità di genere". La legge che punirebbe i reati omotransfobici porta anche le firme del politico e attivista LGBT Ivan Scalfarotto e dell'ex presidente della camera Laura Boldrini.

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