Giovanni Toti chiude la campagna elettorale nel ponente ligure
"Una campagna elettorale intensa. Di là moralismo elitario di sinistra, giustizialismo e antimodernismo"
Il candidato alla presidenza della giunta regionale, nonché governatore uscente Giovanni Toti, ha scelto il ponente ligure come stage per la chiusura della sua campagna elettorale.
Tour del governatore Toti per chiudere la campagna elettorale
In via San Giovanni, a Imperia (poi a Sanremo in piazza Colombo, al Palazzo del Parco di Bordighera e infine a Ventimiglia, di fronte alla chiesa di Sant'Agostino), il governatore ha incontrato i suoi sostenitori circondato dai candidati che lo appoggiano. Toti è alla guida della coalizione di centro destra che accoglie sotto l'egida Forza Italia, il movimento Polis, Liguria Popolare, Lega, Fratelli d'Italia e la lista Cambiamo con Toti. Spicca l'assenza del sindaco di Imperia, Claudio Scajola - ex ministro tra i fondatori di Forza Italia prima e di Polis poi - che a volte (anche nella campagna elettorale che lo ha visto scalare le urne contro il candidato del Modello Toti e il nipote Marco, assessore regionale e ora candidato) si è scontrato con il vertice della Giunta regionale. "Non conosco l'agenda del sindaco Scajola - ha commentato Toti - bontà sua non me la comunica e secondo me fa anche bene".
"E' stata una campagna intensa"
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il governatore ha ribadito "E' stata una campagna intensa, al caldo, in un periodo che forse era il meno opportuno per organizzarla. L'abbiamo detto più volte al governo - ha detto - governatori di destra e governatori di sinistra. Abbiamo dovuto lavorare per far ripartire scuole, trasporto pubblico e c'è il covi che va trattato con prudenza. Il centrodestra si dimostra unito più che mai, compatto, con lo spirito con il quale ha governato 5 anni questa regione, accrescendo la fiducia dei cittadini. E' stata una bella campagna elettorale".
"Di là, giustizialismo giacobino"
"Di là - affonda il governatore - hanno messo in piedi una colazione fatta più di interessi e di poltrone che non di veri e propri programmi. Ammesso che - continua - quel mix di giustizialismo giacobino, moralismo elitario di sinistra,anti modernismo che vede ogni infrastruttura come un problema per l'ambiente possa essere considerato un programma. Da stasera a mezzanotte noi taciamo, la parola ai liguri fiduciosi che ci premieranno negli ultimi cinque anni".