"La grande bugia sulla privatizzazione del Saint Charles": l'ospedale di Bordighera ai privati solo dopo il Covid
"Finché lo stato di emergenza è vigente non si potrà consegnare l’ospedale Saint Charles ai privati": l'intervento del dirigente generale Asl Prioli
Grande bugia
"Finché lo stato di emergenza è vigente non si potrà consegnare l’ospedale Saint Charles ai privati. Per questo motivo la firma definitiva del contratto e quindi l’ingresso della società Gvm nell’ospedale di Bordighera avverrà entro un mese dalla fine della pandemia". Lo ha dichiarato, ieri sera, il dirigente generale dell'Asl 1 Imperia, Marco Damonte Prioli, nel corso del Consiglio comunale di Bordighera.
Prioli ha spiegato che: "L'Asl 1 Imperiese è stata inserita nel piano di emergenza regionale e deve essere pronta a riconvertire in 72 ore 134 posti letto, a livello provinciale, per rispettare un seconda ondata di pandemia. Sì che 130 posti letto sarebbero individuati di Sanremo, ma alcuni reparti dovrebbero essere trasferiti in settantadue ore, a Bordighera, come già avvenuto durante la scorsa pandemia".
Sul contratto ha detto Prioli: "In questa sede avevamo già presentato, prima del Covid, lo stato di avanzamento, l'ultima volta con il dottor Mazzantini di Gvm, proprio perché stavamo proseguendo con il lavoro della stesura di un contratto che riguardando un presidio ospedaliero ed essendo una tipologia di contratto innovativa anche a livello nazionale, presentava notevoli difficoltà dal punto di vista amministrativo. Direi che il lavoro, che era stato sospeso per il Covid, è ripreso anche se lo stato di emergenza non è ancora concluso e ci ha portato l'11 settembre scorso a firmare uno schema di contratto che mette un punto fermo a quasi tutto l'articolato contrattuale, rimangono alcuni interventi di matura tecnica sugli articoli e alcuni allegati che devono essere conclusi. Dopodiché il contratto definitivo è pronto per essere firmato. Quello che si è firmato l'11 settembre, come percorso per arrivare all'ingresso della società Gvm all'interno dell'ospedale, è legato allo stato di emergenza Covid".
L'intervento del consigliere comunale Enrico Ioculano (Pd)
La grande bugia sulla privatizzazione dell'ospedale Saint Charles: un contratto che è stato uno specchietto per le allodole, dove per allodole hanno preso noi, popolazione imperiese. Un contratto che è solo una bozza senza nessun elemento di certezza, soprattutto riguardo alla presa in carico da parte dei privati, senza data certa. È questa la sintesi del bluff messo in piedi dalla Regione con a capo Toti, che qualche giorno prima delle elezioni regionali faceva vanto del grande passo avanti compiuto. Ben se ne sono guardati di interessarsene l'ex assossore Viale, che anzi, è fuggita dalla nostra provincia ma non è riuscita a farsi rileggere neanche nel seggio di Genova e soprattutto chi sul territorio ci è rimasto e lo amministra: Sindaco e Vicesindaco di Bordighera, assessore ai servizi sociali Riolfo candidata in Regione per la Lega.
"Oggi, ad elezioni concluse, grazie alla determinazione dei consiglieri comunali di Bordighera Mara Lorenzi e Beppe Trucchi, la realtà viene a galla durante il Consiglio comunale. Non c'è nulla di certo rispetto a quanto annunciato sulla privatizzazione: nel frattempo sono molti quelli che restano in balia di questa incertezza, chi dell'ospedale purtroppo ha bisogno, e chi all’ospedale ci lavora in condizioni di precarietà estrema".
Leggi qui le altre notizie