Ventimiglia. Prefetto: "Reati crollati del 34%, ma la percezione di insicurezza resta alta"

Ventimiglia. Prefetto: "Reati crollati del 34%, ma la percezione di insicurezza resta alta"
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Il Prefetto parla del crollo dei reati a Ventimiglia

"E' emerso che a Ventimiglia, rispetto al 2019, si è registrato un calo dei delitti in genere del 34 per cento, specie delle ipotesi maggiormente afflittive, come le rapine con una flessione del 62,5 per cento, i furti negli esercizi commerciali del 49 per cento e per strada del 45 per cento. Abbiamo anche una riduzione del 33 per cento delle lesioni e delle violenze sessuali, un dato già basso, con cinque casi nel 2019 e uno nel 2020. In ultimo le estorsioni sono scese del 60 per cento".

Lo ha dichiarato il prefetto di Imperia, Alberto Intini, al termine dell'odierno comitato sull'ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito a Ventimiglia (dalle 11.30 alle 14.10 circa), per affrontare il problema dell'immigrazione, su sollecito del sindaco della città di confine Gaetano Scullino. Presenti i vertici delle forze dell'ordine.

"Il comitato ha affrontato aspetti concreti di sicurezza e ordine pubblico in città"

"Il comitato ha affrontato aspetti concreti di sicurezza e ordine pubblico in città ed è emerso che a Ventimiglia, rispetto al 2019 si è registrato un calo dei reati, sicuramente favorito dal lockdown con una riduzione della circolazione dei cittadini". Il prefetto, poi, menziona un episodio accaduto il 6 novembre scorso, dal quale poi si è scatenata la presa di posizione del Comune, relativo a una rissa nel sottopassaggio ferroviario tra due stranieri e una coppia di italiani, un uomo e una donna, senza feriti; con i due stranieri che poco dopo si sono resi protagonisti di una aggressione in centro: "Un soggetto solo è stato medicato per contusioni e lesioni al volto. Peraltro i tre soggetti coinvolti sono stati fermati dalla polizia, che li ha identificati. Due di questi erano regolari e uno soltanto munito di provvedimento di espulsione".

Solo 3 episodio negli ultimi mesi con stranieri coinvolti, oltre l'aggressione

Il prefetto ha quindi sottolineato come - negli ultimi tre mesi - si segnalano altri tre episodi con stranieri coinvolti, ma come parte lesa: uno vittima di un incidente ferroviario (è rimasto folgorato sul tettuccio di un treno per la Francia) e due protagonisti di un suicidio e un tentato suicidio. "Si tratterà di lavorare ancora di più sul controllo del territorio - ha aggiunto - e ci sarà un impegno anche maggiore sulla tratta ferroviaria ligure verso ventimiglia per cercare di contenere i flussi in arrivo, che in questi giorni, in ragione probabilmente della 'zona arancione' sono calati notevolmente, anche se c'è ancora un flusso massiccio, che comporta un numero rilevante di respingimenti".

Per il resto, il Prefetto spiega che: "Il 70 per cento degli immigrati a Ventimiglia è regolare e non c'è ovviamente una possibilità coercitiva di allontanare una persona regolare dal territorio in cui può restare. C'è, poi, una percentuale del 30 per cento di irregolari che vengono muniti di provvedimenti di espulsione: 266 negli ultimi dieci mesi". Secondo il rappresentante di governo: "C'è un problema, e il sindaco lo ha sottolineato, di percezione di insicurezza da parte dei cittadini, che non corrisponde alla realtà: una valutazione soggettiva, percezione spesso irrazionale, dovuta a paura e situazioni contingenti e allarmi che qualche singolo episodio può comportare".

Irregolari a Ventimiglia, per il sindaco Scullino sono circa 300

"Secondo noi i migranti irregolari a Ventimiglia sono circa trecento. Sappiamo, ad esempio, che c'è un dormitorio nell’area ferroviaria di Nervia, così come nelle ex stalle del Parco Roya. Per non parlare di Grimaldi, dove la popolazione mi chiede di mandare vigili e le forze dell’ordine. Esiste, dunque, una situazione di degrado, perché queste persone sono tante". Nel ringraziare il Prefetto di Imperia, Alberto Intini, che oggi ha riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, nella sala consiliare del Comune di Ventimiglia, il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino, tuttavia, ha espresso una visione differente sulla presenza dei migranti in città, rispetto al 70 per cento di regolari e 30 per cento di irregolari annunciati dal rappresentante di governo.

Le strategie per contenere i flussi verso il confine con la Francia

"Ormai è quasi pronto il protocollo di intesa, preparato dal ministero dell'Interno per contenere i flussi - prosegue Scullino -. E’ inoltre importante il fatto che il nuovo centro di transito per migranti non sarà realizzato a Ventimiglia". Ha aggiunto Scullino: "Si è anche parlato del controllo degli arrivi sulla ferrovia, ovvero delle tratte di Roma, Milano e Torino, con l'intenzione di intensificare i controlli sugli irregolari già da Genova e Savona". Sui respingimenti dalla Francia, Scullino afferma: "Un fatto positivo era il servizio, attivo fino a qualche anno fa, che prevedeva di accompagnare in autobus ai 'Car', chi veniva respinto alla frontiera". Conclude Scullino: "Questo via vai tra l’Italia e la Francia stressa anche moltissimo le forze dell’ordine: quest’anno ci sono stati diciassettemila respingimenti".

Comitato ordine e sicurezza pubblica migranti Ventimiglia 17 novembre
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