Il caso

Liguria rischia ancora una settimana di zona arancione per le "interpretazioni" del Dpcm

Dipende tutto da quando si iniziano a contare i fatidici 14 giorni prima del cambio. Il Ministero dice dal 21 gennaio

Liguria rischia ancora una settimana di zona arancione per le "interpretazioni" del Dpcm
Pubblicato:

Con una nota stampa il Governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti,  assicura che i dati  relativi al contagio da Coronavirus garantirebbero l'ingresso nelle "regioni gialle", ma c'è un problema relativo a una differente interpretazione: se come punto di partenza per l'esame dei dati si prende la prima riunione della cabina di regia di verifica (21 gennaio scorso), slitterebbe tutto di una settimana.

 

Il passaggio a zona gialla rischia di slittare: ecco perché

"La Liguria ha i dati da zona gialla e ci aspettiamo perciò di essere inseriti in questa fascia, come ho appena detto al ministro Speranza al telefono. Oggi è il giorno delle decisioni del Ministero e tutti i nostri dati degli ultimi 14 giorni dimostrano nettamente che si possa passare in zona gialla e quindi riaprire bar e ristoranti. Tuttavia  - spiega Toti  - c’è una differenza di interpretazione, secondo il ministero infatti i 14 giorni andrebbero conteggiati a partire dalla prima riunione della cabina di regia di verifica, che si è svolta il 21 gennaio scorso. "

 

"I liguri hanno dimostrato grande responsabilità"

"Con questa interpretazione - continua -  la riclassificazione delle Regioni slitterebbe di una settimana, quindi a sabato prossimo. Un’analisi da noi contestata perché le due settimane di dati positivi ci sono già e sono inequivocabili! I liguri hanno dimostrato grande responsabilità, ora chiediamo chiarezza, valutando anche che secondo il Dpcm le valutazioni dei dati da parte del Ministero si potrebbero fare anche con scadenza settimanale.

 

"Speriamo che prevalga il buonsenso"

"Speriamo che questo aspetto venga chiarito al più presto e che non vengano resi vani tutti i sacrifici fatti per un’interpretazione che ci lascia più che perplessi. Siamo in contatto con le altre Regioni nella nostra stessa situazione e siamo pronti a far sentire la nostra voce. Attendiamo le risposte in serata anche per permettere alle attività interessate di organizzarsi. Sapere le cose all'ultimo, sia in senso negativo che positivo, è solo un ulteriore disagio ai tanti che ci sono già. Siamo forti dei nostri dati e speriamo - conclude- che come sempre prevalga il buonsenso".

Seguici sui nostri canali
Necrologie