Vallebona in lutto per la morte di Luciano Magoni Rossi

Vallebona in lutto per la  morte di Giuliano Magoni Rossi

E' lutto a Vallebona per la morte di Giuliano Magoni Rossi. Lascia la moglie Giovanna, la figlia Arianna con Franco e la nipotina Beatrice, il fratello Maurizio con la famiglia ed i parenti tutti. I suoi funerali saranno celebrati, domani (sabato 30), alle 15, nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo Martire, a Vallebona.

Il ricordo di Pia Viale

E' bastato poco più di un attimo per spegnere la vita di Giuliano Magoni Rossi, per la maggior parte di noi "u Magunetu". Un pomeriggio invernale qualsiasi, le abitudini di ogni giorno, la calma e la tranquillità tipiche di un pensionato attento alla sua salute ed ecco che il cuore cessa di battere, lasciando un corpo inerme sulla sedia del tavolo da pranzo.

La notizia si diffonde piano piano, ormai è sera, i più lo verranno a sapere all'indomani al suono delle campane che annunciano una dipartita: in ogni caso è un grande dispiacere per la famiglia e per la comunità.
Giuliano era incline all'aggregazione: va ricordata la sua partecipazione alla Corale Monte Caggio, ai Consorzi stradali, al gruppo degli Alpini, al Coro della Chiesa, alla Confraternita di San Carlo, ai concorsi di poesia dialettale e all'Associazione culturale A Cria, di cui fu socio fondatore.

Il rilievo maggiore che la sua figura ha assunto nella nostra comunità è relativo alla stesura del libro "Vallebona attraverso i secoli", unica testimonianza della storia del nostro paese. Pubblicato nel 2011, tale opera gli è valsa la qualifica di "storico", rafforzata in seguito dalla pubblicazione di "Ricordo dei Caduti del comune di Vallebona" edito nel 2018, in occasione del centenario della Vittoria.

I suoi interessi in materia erano ancora molto forti, così come testimonia l'amico Fausto Amalberti di Soldano, ex addetto dell'Archivio di Stato di Genova e ciò rende la perdita ancora più dolorosa.
Ci siamo dedicati insieme alla stesura della "Visita guidata di Vallebona", riuscendo nell'intento di far conoscere a parecchi gruppi la storia e la bellezza del nostro paese. Mi mancherà molto: per qualsiasi informazione, bastava telefonare au Magunetu e il più delle volte svelavo l'arcano. E poi ci teneva che facessimo un vocabolario di Valebunencu ed entrambi ci eravamo procurati dei lavori di altri paesi per avere una traccia: "E ben - dicevamo - prima o dopu u faremu", nicchiando quel rimandare come se la vita non dovesse mai finire...

Torno un attimo indietro di cinquant'anni e più, dall'officina meccanica che aveva a fianco casa, dove correvo di corsa quando mi si rompeva la cordina di un freno della bici affinché me l'aggiustasse, dove rimanevo incantata dal mondo della meccanica che mi affascinava non poco. Da lì provenne, tramite lui e mio padre, il mio primo motorino, a 14 anni, il Dingo Guzzi a tre marce, rosso e da lì, oltre il mio, ne arrivarono altri, quelli dei miei amici: le prime ali della libertà.
Un abbraccio grande alla sua famiglia: la moglie Giovanna, la figlia Arianna con Franco e la piccola Beatrice.
Grazie, Giuliano, il tuo lascito è una porta aperta per quei volonterosi che vorranno continuare il tuo cammino.