Vaccini raggiunto l'accordo con i medici di medicina generale

"Ad oggi sono state consegnate 147.950 dosi, di cui oltre 98mila sono già state somministrate. per oggi sabato 20 febbraio, è previsto l’in arrivo di 14.300 dosi di AstraZeneca, per cui Aifa ha confermato l’utilizzo fino a 65 anni. La settimana prossima sono attese ulteriori 30.830 dosi, 22.230 di vaccino Pfizer e 8600 di vaccino Moderna”.

Vaccini raggiunto l'accordo con i medici di medicina generale
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Raggiunto l'accordo con i medici di medicina generale

È stato raggiunto l’accordo tra Regione Liguria e i medici di medicina generale (Fimmg; Snami; Smi; Cisl Medici; Fp Cgil Medici; Simet; Sumai).

L’accordo prevede che il medico di medicina generale collabori all’identificazione ed alla prenotazione in Fase 2 dei propri pazienti appartenenti alle categorie 1 (vulnerabili, comorbidità ultra gravi) e 4 (aumentato rischio, comorbidità) indicando alle Aziende sanitarie quei soggetti non deambulanti per i quali la vaccinazione deve essere eseguita al domicilio.
Inoltre i medici di medicina generale potranno collaborare - su base volontaria e a scopo collaborativo, per favorire lo snellimento delle procedure amministrativo/burocratiche collegate alla somministrazione del vaccino presso le strutture territoriali - alla compilazione della scheda anamnestica che il paziente dovrà presentare al punto vaccinazioni al momento della somministrazione del vaccino.

L’accordo prevede che dalla prossima settimana i medici di medicina generale svolgano alcune attività:

• La prenotazione per gli anziani over 80 anni propri assistiti per la somministrazione presso le strutture delle aziende sanitarie di vaccini a mRNA e, in fase successiva, per gli assistiti che verranno indicati dalla Regione/Aziende;
• La somministrazione del vaccino AstraZeneca (attualmente disponibile) ai soggetti tra i 18 e i 65 anni (e non più 55 a seguito della determinazione odierna di Aifa) senza patologie gravi, suoi assistiti, o di altri vaccini che si renderanno disponibili (anche al domicilio del paziente).
• La partecipazione come componenti delle squadre dei vaccinatori per la somministrazione presso le strutture delle Aziende Sanitarie di vaccini anti Covid-19 per potenziare la capacità vaccinale sul territorio.
L’accordo prevede inoltre che il medico di medicina generale collabori all’identificazione ed alla prenotazione in Fase 2 dei propri pazienti appartenenti alle categorie 1 (vulnerabili, comorbidità ultra gravi) e 4 (aumentato rischio, comorbidità) indicando alle Aziende sanitarie quei soggetti non deambulanti per i quali la vaccinazione deve essere eseguita al domicilio.
Inoltre i medici di medicina generale potranno collaborare - su base volontaria e a scopo collaborativo, per favorire lo snellimento delle procedure amministrativo/burocratiche collegate alla somministrazione del vaccino presso le strutture territoriali - alla compilazione della scheda anamnestica che il paziente dovrà presentare al punto vaccinazioni al momento della somministrazione del vaccino.

Sulla consegna dei vaccini è intervenuta la direttrice della Struttura Complessa Politiche del Farmaco di Alisa e referente regionale per logistica del vaccino Barbara Rebesco: “Ad oggi – ha spiegato – sono state consegnate 147.950 dosi, di cui oltre 98mila sono già state somministrate. Sabato 20 febbraio, è previsto l’in arrivo di 14.300 dosi di AstraZeneca, per cui Aifa ha confermato l’utilizzo fino a 65 anni. La settimana prossima sono attese ulteriori 30.830 dosi, 22.230 di vaccino Pfizer e 8600 di vaccino Moderna”.

Intervenuto anche il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino Matteo Bassetti che è intervenuto sulle varianti, sottolineando che “dal punto di vista di un clinico, questa settimana abbiamo avuto quattro casi ricoverati con la variante inglese su 20 ricoveri complessivi (intorno al 15%) e i pazienti non avevano un quadro clinico diverso dai ricoverati contagiati con il ceppo originario. Questo è importante per dare un messaggio ai cittadini: avere l’infezione da SarsCov2 con la variante inglese non è diverso per aggressività, ma solo per contagiosità. Anche se, al momento, anche sotto il profilo della contagiosità non sembra avere un impatto sul nostro territorio, considerato che è possibile che le varianti fossero presenti in Liguria anche nelle settimane e nei mesi passati”. Bassetti ha poi annunciato che “come Università di Genova e Ospedale Policlinico San Martino, insieme ad Alisa, abbiamo iniziato uno studio sui pazienti con variante inglese per confrontarli con quelli che non ce l’hanno”. Inoltre “oggi abbiamo finalmente concluso il protocollo per i monoclonali, condiviso con Alisa e con i medici di medicina generale. Nel momento in cui saranno resi disponibili - ha concluso Bassetti - in Liguria avremo pronto il percorso preciso su come possono arrivare ed essere somministrati. Ci auguriamo possano aiutarci nella lotta al Covid-19”.

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