Migranti a Ventimiglia: il consigliere D'Eusebio "leghista" per un giorno in Consiglio comunale
Il consigliere Massimo D'Eusebio (Alternativa Intemelia) chiedeva con una mozione l'apertura di un centro di accoglienza per i migranti
Mozione in Consiglio comunale per un centro di accoglienza
La minoranza consiliare di Ventimiglia è stata l'unica, ieri sera, in Consiglio comunale, a votare una mozione presentata dal consigliere Massimo D'Eusebio (Alternativa Intemelia) con la quale si chiedeva l'apertura di un centro di accoglienza per i migranti. A favore della mozione hanno votato soltanto i consiglieri: Enrico Ioculano, Ballestra, Massimo D'Eusebio e Domenico De Leo, mentre è stata bocciata dalla maggioranza e Gabriele Sismondini si è astenuto. Sicuramente a scopo provocatorio, con tanto di bandana verde al collo, D'Eusebio, nell'illustrare il contenuto della mozione si è trasformato per una sera in leghista.
D'Eusebio si trasforma leghista per un giorno
"Stasera non sarò qui a parlare dei migranti che percorrono settemila chilometri per sfuggire da situazioni difficili, ma parlerò di sicurezza e decoro, come piace a voi -. La notte, dopo le 21, la città è in mano loro. Dovete fare qualcosa, dovete rendervi conto che appena il mare diventa più tranquillo e la rotta Balcanica sarà di nuovo percorribile, Ventimiglia si riempirà di migranti e non ne avrete solo 200 ma altri 300 o 400 in più. Dovete fare qualcosa ora, non dare sempre le colpe agli altri". Il consigliere ha chiesto al sindaco Gaetano Scullino e alla sua Giunta di attivarsi per aprire un centro.
Gabriele Sismondini si astiene
Nel spiegare il perché non ha votato la mozione, Sismondini ha affermato: "Ho molto a cuore le famiglie che arrivano in questa con la volontà di partire. Ma non abbiamo solo i migranti, abbiamo anche un problema di delinquenza, quello dei passeur". E ha aggiunto: "Sono sempre stato favorevole all’idea di un campo fuori da Ventimiglia ma arrivati al punto di oggi, ovvero che soprattutto la notte il centro cittadino è martoriato da continue risse e situazione spiacevoli, fatelo questo campo dove volete ma fatelo".
Anche dal consigliere Domenico De Leo (Pd) l'invito al sindaco di attivarsi: "A queste persone alle quali serve un pasto caldo, un letto, una doccia. Serve un centro di riconoscimento a Ventimiglia per i migranti in transito ed è per questo che voterò a favore di questa mozione".
A spiegare perché non è il caso di aprire un altro centro a Ventimiglia è stato il consigliere Giuseppe Palmero (Lista civica Scullino): "Il Comune di Ventimiglia cosa può fare? Stiamo affrontando un problema internazionale in un'aula di cento metri quadrati. Dire che abbiamo già dato può sembrare banale, ma la verità è che è stato davvero così. Siamo stati gli unici ad attivarci, ma anche se siamo bravi e volenterosi non tutto dipende da noi".
Marcello Bevilacqua ha invece esposto il punto di vista della Lega: "La posizione della Lega e la mia personale è chiara da tempo: sono assolutamente contrario. Non voglio pensare di tornare alla situazione che c'era con il sindaco Enrico Ioculano, quando si è rischiato di avere i migranti al Palaroja a fianco di un asilo e di un centro per persone disabili. Voglio solo sottolineare una cosa: il campo Roja distava tre chilometri e mezzo dal centro di Ventimiglia. A questo punto non c'è differenza dal farlo in un comune limitrofo".
Lem parole del sindaco Scullino non sembrano di particolare conforto
Stando anche a quanto dichiarato dal sindaco Scullino, la situazione sembra ancora in alto mare, così come la possibilità di trovare una soluzione. "Ho sottoscritto un accordo con la Prefettura - ha dichiarato il primo cittadino - con l'intento di alleggerire il concentramento di migranti a Ventimiglia e trovare al contempo una situazione per dare una prima accoglienza a queste persone. La Prefettura avrebbe dovuto bandire una gara per trovare una soluzione alternativa al centro del Campo Roja entro il 31 dicembre, ma questo bando non è ancora partito. E' stato chiesto ai diciotto Comuni del distretto se trovano degli alloggi, degli appartamenti solo ed esclusivamente da destinare alle famiglie. Ora vediamo, quando arriveranno le risposte, quanti Comuni avranno trovato soluzioni per dare accoglienza".