Uccide moglie e cane, il parroco: "Ieri erano in chiesa, entrambi molto religiosi"
Qualcuno racconta che lui stava trascorrendo un periodo di depressione o comunque sconforto, ma sono voci di paese
Il parroco commenta il delitto di Rocchetta Nervina
"Ieri erano seduti in chiesa, mi sembravano tranquilli, tra l'altro erano molto religiosi. Ricordo le immagini della Madonna della Vergine o del Papa, quando mi recavo a benedire la casa, ogni tanto mi fermavo a parlare con loro". A parlare è don Giovanni Verghiel, parroco della val Nervia, Dolceacqua e anche Rocchetta Nervina, dove la scorsa notte un uomo di 81 anni, Fulvio Sartori, ex alpino e guardia forestale, ha ferito mortalmente la moglie, Tina Boeri, 80 anni, con un fendente alla gola ed ha ucciso pure il cane, Luna, di piccola taglia.
Tutti si chiedono ora quale possa essere stato il movente del delitto
visto che in paese li ricordano come una coppia tranquilla, sposata da oltre quarant'anni e senza figli. "Li conoscevo, come conosco tutti gli abitanti del paese - prosegue il parroco -. Difficile capire cosa sia potuto passare per la testa di questa persona: rabbia, depressione? Chi lo sa, ma è incredibile, che accadano fatti di questo genere".
Qualcuno racconta che lui stava trascorrendo un periodo di depressione o comunque sconforto, ma sono voci di paese; come quella della moglie che ha dovuto cambiare tipo di alimentazione perché malata. Si dice pure che ieri abbiano litigato tutto il giorno. Dopo aver ucciso la moglie e il cane, a notte fonda, Fulvio è tornato a letto ed ha tentato di togliersi la vita, tagliandosi le vene, ma ha riportato soltanto ferite superficiali.
Forse dopo aver realizzato quanto era appena accaduto, ha chiamato i soccorsi ed è stato ricoverato in ospedale a Imperia, dove si trova in stato di arresto piantonato dai carabinieri titolari delle indagini. Sul posto c'è già stato un sopralluogo del pm Antonella Politi, titolare delle indagini, con il medico legale.