Telelavoro: il plauso dell'associazione "Il frontaliere" per l'accordo Italia-Monaco
"Il telelavoro è destinato a rimanere una primaria modalità di lavoro per la quale non si dovrà essere in ritardo da punto di vista logistico
Oggi la firma dell'accordo a Montecarlo
"La firma dell’accordo bilaterale tra Italia e Principato di Monaco, raggiunto grazie all’impegno delle istituzioni in particolare dell’Ambasciatore italiano nel Principato di Monaco, adegua la convenzione in materia di telelavoro riporta i frontalieri italiani che lavorano nel principato a pari condizioni rispetto a tutti i colleghi, per i quali la convenzione era stata stipulata già da tempo". Lo dichiara in una nota l'associazione "Il frontaliere", che interviene sull'odierna firma dell'accordo tra il governo italiano e quello francese per il telelavoro.
"Il telelavoro è destinato a rimanere una primaria modalità di lavoro per la quale non si dovrà essere in ritardo da punto di vista logistico: è questo il momento di pensare alla creazione di stazioni di co-working cioè a quegli spazi di lavoro condiviso dotati di tutto quello che serve (copertura di rete, stampanti, sale meeting ed aree break) ma adatti ad ogni esigenza: dal desk fisso a quello mobile, part-time o full-time, ingresso giornaliero o abbonamento".
Conclude: "Auspichiamo che le Amministrazioni locali si attivino subito alla individuazione di spazi attrezzabili che possano accogliere i tantissimi frontalieri che dovranno lavorare a distanza, nonché alla stipula di convenzioni con i datori di lavoro oltre frontiera per la mitigazione dei relativi costi".