Il comune di Sanremo si schiera contro il trattato europeo Fiscal Compact

Ecco perché, dalle parole del consigliere Robert von Hacwitz, il trattato europeo Fiscal Compact danneggia pesantemente gli enti locali

Il comune di Sanremo si schiera contro il trattato europeo Fiscal Compact
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Il comune di Sanremo si schiera contro il Fiscal Compact

E' stao approvato ieri in consiglio comunale a Sanremo, seppur con un'alta percentuale di astenuti (12), l'ordine del giorno proposto dal consigliere di Sanremo Attiva Robert von Hackwitz, che vede Palazzo Bellevue schierarsi contro il Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria, meglio conosciuto come Fiscal Compact. Inoltre l'ordine del giorno sarà inoltrato all'Anci, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica al fine di ritirare contestualmente l'adesione dell'Italia al trattato.

Il Fiscal Compact

Il  Fiscal Compact - spiega il sonsigliere - è un trattato europeo in vigore dal gennaio 2013, si colloca nel solco di una serie di trattati e regolamenti (Maastricht, Six Packs, Two Packs) che hanno impresso una svolta alle politiche economiche dell’Unione Europea, con
l’affermarsi di misure liberiste fondate sul paradigma dell’austerità. Gli effetti del trattato si manifestano pesantemente nei confronti degli Enti Locali - sottolinea Von Hackwitz - condizionando la possibilità di spesa dei comuni, dovendo questi ultimi sottostare ai vincoli di pareggio e di equilibrio di bilancio, compromettendo così la libertà degli enti di poter agire per il bene ed il benessere della cittadinanza.

“Stop Fiscal Compact”

"Siamo intervenuti aderendo all’iniziativa “Stop Fiscal Compact” promossa da Attac Italia - continua - e che viene condivisa da moltissimi comuni in tutta Italia. E’ recente l’approvazione di un identico testo da parte del Consiglio Comunale di Napoli.
Durante la discussione in aula è emerso come l’argomento sia a molti sconosciuto, soprattutto a causa della scarsa informazione fornita dai media mainstream ed è quindi importante che l’argomento sia stato trattato dall’assise. L’ordine del giorno è stato approvato, seppur con un’alta astensione, e sarà inviato ai Presidenti di Camera e Senato"

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