Il Covid retrocede: chiude dopo la struttura di Nava, 210 ospiti in sei mesi
Duecentodieci i pazienti che sono stati trattati dal 20 novembre del 2020, giorno in cui è stata aperta la struttura
La struttura di Nava chiude dopo sei mesi
La struttura sanitaria di Pornassio (Colle di Nava), nell'entroterra di Imperia, gestita dalla cooperativa Il Faggio, in convenzione con Asl 1, per ospitare pazienti Covid non gravi chiude a partire da domani. I numeri dell’epidemia, infatti, sono in rapida discesa, come di conseguenza il numero di persone che necessitano di cure legate all’infezione e oggi è l'ultimo giorno di operatività. Duecentodieci i pazienti, tra i 25 e i 102 anni, che sono stati trattati dal 20 novembre del 2020, giorno in cui è stata aperta la struttura, in piena fase emergenziale.
Il bilancio dell'attività
"Il centro venne attrezzato e aperto in tempi record - spiega Laura de Lucia, responsabile della struttura - in un momento in cui tutto era particolarmente difficile a partire dal reperire disponibilità di personale specializzato. In questi mesi di attività non vi sono stati casi di positività tra il personale, a testimonianza dell’attenzione assoluta alle procedure e alle normative di sicurezza sanitaria".
Prosegue De Lucia: "È stata un’esperienza totalizzante, che ci ha segnato profondamente a livello umano e professionale. Usciamo tutti più arricchiti, con un bagaglio di emozioni che ci porteremo sempre dietro e che credo abbiano donato una consapevolezza unica a tutta la straordinaria équipe. Una squadra fantastica che ha messo al primo posto rigore nelle procedure, umanità e vicinanza nei rapporti con gli ospiti".
La responsabile ricorda, quando una coppia di anziani in dimissione fu delusa dal sapere: "Che i nostri collaboratori non si sarebbero più occupati di loro a domicilio. Tantissimi, forse troppi, i momenti toccanti da ricordare. Rimane in noi la consapevolezza del lavoro fatto in condizioni complicate e soprattutto di avere restituito tante persone alle loro case in totale sicurezza”.
Ospitati pazienti tra i 25 e i 102 anni
“Abbiamo avuto ragazzi di 25 anni e centenari tra cui una signora di 102 anni e con tutti il clima che si è creato ha consentito a noi si dare il massimo e ai nostri ospiti di ritrovare una sicurezza in momenti certamente di angoscia e timore per la propria salute – racconta Sabina Nasi operatrice dell’équipe di Nava – Spesso al momento della dimissione i pazienti ci hanno fatto dono di canestrelli, piante grasse ecc.. tutti modi semplici per dire un “grazie” che ci ha riscaldato l’animo e aiutato a continuare la nostra attività professionale”.
Il presidente de “Il Faggio” Danilo Pisano spiega: “Siamo tutti molto fieri del lavoro incredibile fatto dalle donne e dagli uomini che operano nella nostra Cooperativa. Persone eccezionali. In 10 giorni, siamo stati in grado di rispondere positivamente all’appello lanciato dalle Autorità e dalla Regione Liguria, in piena emergenza per i tanti contagi del periodo autunnale che rischiavano di mandare in tilt gli ospedali.
“Il Faggio” si è confermato una realtà di eccellenza ed ha dimostrato una grandissima efficienza e professionalità che si evidenzia anche nei numeri che testimoniano la sicurezza con la quale abbiamo operato. È stata fondamentale l’ottima collaborazione con l’ASL 1 con la quale abbiamo lavorato magnificamente. Un successo di squadra e penso un caso esemplare di collaborazione proficua tra sanità pubblica e terzo settore cooperativo in particolare".