Un anno di attività per Libera Imperia
Il bilancio di un periodo segnato dalla pandemia
E’ terminata il 30 giugno, con l’ultimo incontro con un gruppo di insegnanti, la lunga serie di attività formative a distanza realizzata da Libera Imperia, con l’Associazione Pace Lavoro Legalità e il sostegno di CSVPolis.
Libera Imperia: un anno di attività, il bilancio
Da parecchi anni, il gruppo di volontari, formatori e studenti, organizza interventi nelle scuole del territorio per la diffusione degli ideali di cittadinanza, responsabilità e legalità democratica.
All’inizio dell’anno scolastico 2020-21, mentre saliva sempre più la polemica sull’uso della DAD, Libera Imperia posti il dubbio se continuare la nostra attività o restare in attesa di tempi migliori in cui tornare a incontrare in presenza le classi.
"L’uso del web per trasmettere contenuti formativi poteva avere un senso ed aiutarci in questo periodo di pandemia? - questo si chiedono - C’erano altri metodi per coinvolgere i ragazzi nei nostri percorsi di educazione alla cittadinanza?
E poi, come mantenere attiva e coesa la nostra piccola squadra intergenerazionale, composta da due studenti universitari, una dottoranda, cinque insegnanti pensionati e un medico di oltre novant’anni di età?"
"Poco tempo fa, - continua - parafrasando Noah Harari, Maura Gancitano e Andrea Colamedici affermavano: “Naufraghi tra le immense onde del web abbiamo smesso di navigare cercando e ci siamo limitati a galleggiare fruendo”. Ecco, noi abbiamo capovolto la situazione e abbiamo fatto ogni cosa per “navigare cercando”, per usare il web come ha fatto la maggior parte dei docenti delle scuole: trasmettere contenuti, competenze e valori, accompagnare il percorso di crescita di tutti, noi compresi, proprio nel tempo in cui molti esperti davano per completamente perduto un anno di interazioni e di relazioni formative.
Ci siamo riusciti con la formazione interna del gruppo all’uso di internet e dei programmi di videoconferenza, anche per quelli più avanti negli anni, e meno “connessi”."
Scambio intergenerazionale
"Altro passaggio importante, lo scambio intergenerazionale, gli uni hanno supportato gli altri: i più giovani trovando le migliori applicazioni interattive da utilizzare; i più anziani, portando la loro esperienza didattico metodologica e la loro vasta rete di relazioni nel territorio."
"La pandemia ha sottolineato ancor di più l’importanza di quei bisogni che troppo spesso in precedenza si erano trascurati e abbiamo scelto i temi più significativi da affrontare: il rispetto e la cura di noi stessi, delle nostre istituzioni e della relazione con gli altri, ascolto, solidarietà, responsabilità, consapevolezza, cittadinanza attiva, inclusione, libertà, diritti e doveri, speranza, fiducia, verità."
I LABORATORI
Una buona squadra di volontari e la collaborazione da parte delle scuole, dei docenti e dei dirigenti che non ci stancheremo mai di ringraziare, ci hanno permesso di realizzare numerosi laboratori : da quelli interattivi di Rita Cersosimo, dottoranda in Digital Humanities, di scrittura creativa o di approfondimento sull’uso responsabile del web, alle ricerche sui Beni confiscati alle mafie proposti da Sara Brusco, studentessa in Giurisprudenza; dalle riflessioni sulla diffusione del Covid e le nuove infiltrazioni mafiose condotte da Ettore Perlo, studente di Medicina, alle coinvolgenti proposte di Annunziata Venturelli, esperta insegnante e counselor, per orientarsi Tra diritti, doveri e responsabilità;
dai racconti di Jole Garuti, insegnante e scrittrice nonché membro del gruppo dei fondatori di Libera, che parlavano di usura e delle deformazioni educative delle famiglie mafiose, a quelli di Maura Orengo, insegnante e Referente Provinciale di Libera, che ha presentato il Progetto Anemmu, andammu, amunì… persone, luoghi e storie per ricominciare a sognare e il film Liberi di Scegliere; per concludere poi con le indimenticabili e commoventi narrazioni, sulla Resistenza e ai Valori Costituzionali di Caterina Garibbo Siri, scrittrice e insegnante di Lettere che, a conclusione delle attività ha proposto la testimonianza di un altro importante ospite, il Dottor Neri Valcado, Partigiano.
LE VIDEOCONFERENZE
"Non riflettevamo abbastanza, - dicono - sino a due anni fa, sul fatto che utilizzando il web avremmo potuto mantenere la distanza fisica e nel contempo avvicinare a noi i docenti universitari per fare formazione, ma quest’anno , proprio via web, siamo riusciti a portare a termine, in collaborazione col Comune di Camporosso all’interno del Progetto LEGALMENTE, il corso per insegnanti, avvocati e operatori sociali, dedicato alle pari opportunità e alle relazioni non violente.
Il tema Plurale Femminile-Aver cura delle relazioni, è stato affrontato da due docenti, di Messina e di Parma, Mario Schermi e Marco Deriu, che hanno riflettuto sulla Pedagogia Mafiosa e Una maschilità consapevole per relazioni non violente.
Non è mancata, poi, la proposta di buone pratiche da parte di Rita Cersosimo, Graziella Battistin, Anna Baglione, Annunziata Venturelli e Maura Orengo, che hanno proposto le loro esperienze di insegnanti e di esperte in comunicazione e nuove tecnologie.
Anche con gli studenti, non è stato facile ma si è rivelato possibile ascoltare a distanza, come in un’Aula Magna, le relazioni di figure significative delle lotta alla mafia intervenute da varie città d’Italia e porre loro domande come in presenza.
Con la collaborazione costante di Libera e utilizzando Youtube abbiamo realizzato ben sei videoconferenze: “Cos’è la mafia” col Procuratore Gian Carlo Caselli e “Mafie nel Ponente Ligure” col Procuratore Capo di Imperia Alberto Lari; “Cosa significa essere un testimone di giustizia” con Rocco Mangiardi; “Una vittima di mafia, il Vicequestore Ninni Cassarà” presentata dalla sorella, Prof. Rosalba Cassarà e “Sport come formazione” tenuta dalla Campionessa Italiana di maratona, Lucilla Andreucci, Referente di Libera Milano e membro della segreteria nazionale.