Scoperto l'autore del danneggiamento della porta del Comune di Imperia

Subito dopo il danneggiamento ai danni della porta della casa comunale di Imperia ed il rinvenimento, poco distante, della scritta "Tiburzi", gli investigatori della Digos, al termine di una capillare attività info-investigativa, in pochi giorni, hanno dato un volto all'autore.

Scoperto l'autore del danneggiamento della porta del Comune di Imperia
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E' un pregiudicato calabrese, di 35 anni, Tiburzi V., l'autore di una serie di atti vandalici che hanno interessato nelle ultime settimane la città di Imperia, tra cui l'occlusione della serratura della porta di ingresso del Comune, con della colla.

L'uomo, denunciato per danneggiamento e imbrattamento, è stato anche colpito da foglio di via per tre anni da Imperia.

Tutto ha avuto inizio dal danneggiamento della porta del municipio di Imperia. Poco lontano, su un marciapiede, gli investigatori trovano la scritta (realizzata con del ketchup) "Tiburzi", il nome del colpevole.

Due settimane prima, un certo Tiburzi era stato denunciato a Ventimiglia per insolvenza fraudolenta, in quanto aveva abbandonato un albergo, senza saldare il conto. In quella circostanza, l'uomo aveva dimostrato un atteggiamento astioso nei confronti delle Istituzioni, colpevoli, a suo dire, di non considerare il suo stato di indigenza.

Il 27 novembre, lo stesso viene bloccato da una Volante per un furto di alimentari al supermercato Conad. Accompagnato in Questura, dopo aver, in un primo momento, negato ogni addebito, ha confessato di essere l'autore non solo del danneggiamento del portone d'ingresso del Comune ma anche di altri analoghi episodi che, nei giorni scorsi hanno interessato il territorio imperiese.

Nello specifico, si è attribuito il danneggiamento, mediante l'inserimento di colla all'interno della serratura, del portone di ingresso della sede dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, al civico 2 di via Ivanoe Amoretti.

In quest'ultima occasione, aveva anche lasciato un messaggio, che ha riconosciuto come scritto di suo pugno, in cui spiegava le motivazioni di quella che, ha testualmente definito, "Operazzione colla e serature di Imperia".

Ha altresì asserito, di essere l'autore dei danneggiamenti mediante inserimento di colla all'interno delle fessure per il prelievo del denaro, ai danni degli sportelli bancomat delle filiali della Banca Nazionale del Lavoro e della Banca Intesa.

Inoltre ha dichiarato di aver imbrattato una panchina di piazza della Vittoria (dipinta di rosso in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne) con le scritte: "Stato prende i soldi dalle prostitute in mazzette", "Stato magnaccia", "Comune mafioso a 100 metri". La ragione dei gesti, secondo l'autore, sarebbe stata dettata dal tentativo di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni, sulla sua attuale situazione di precarietà.

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