Coronavirus

Covid e vaccini: tre storie dalla provincia tra le meno immunizzate d'Italia

La straziante storia di Max Pace, il "Salvataggio del Natale" e gli appelli a non sottovalutare il Coronavirus.

Covid e vaccini: tre storie dalla provincia tra le meno immunizzate d'Italia
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In seguito alla recrudescenza del Coronavirus, che la provincia di Imperia - tra le peggiori in Italia (sicuramente in Liguria) , sul fronte vaccinazione - sta sperimentando - tre racconti diversi di coloro che, in un modo o nell'altro, hanno fatto i conti con il dolore e l'emergenza sanitaria che tutto il pianeta sta vivendo.

 

L'appello a vaccinarsi di Serena Burgo

Con l'ospedale di Sanremo verso la riconversione a struttura Covid - visto l'aumento di ricoveri per Covid - e i conseguenti disagi per i cittadini, interviene con un post su FB anche Serena Burgo, caposala candidata con Cambiamo con Toti alle scorse elezioni regionali.

 

A tutti coloro che sottovalutano l' attuale situazione e continuano a non volersi vaccinare chiedo di non lamentarsi se le liste di attesa per visite, esami e interventi chirurgici continueranno a formarsi! È di nuovo tutto chiuso perché l'ospedale è a tappo covid! Mi dispiace per chi invece si è vaccinato e deve pagare le conseguenze delle scelte altrui per potersi curare! E con questo ho chiuso...
FORZA COLLEGHI... FORZA, UNITI E AVANTI COME SEMPRE. NOI CI SIAMO PER TUTTI❤️

 

La storia di Sara Serafini  che "ha salvato il Natale"

 

Un'altra testimonianza arriva da Sara Serafini, candidata con Fratelli d'Italia alle elezioni regionali che affida a FB il suo racconto.

 

Ciao sono Sara e ho salvato il Natale (di parecchi altri).

 

Scrive su Facebook

 

Mi è bastato isolarci da quando mia madre ha iniziato ad avere la febbre (venerdì della scorsa settimana), senza aspettare di sapere il risultato del suo tampone (arrivato martedì). Al malcapitato alla sua porta non ha fatto una battuta sagace, è positiva veramente...

 

Da venerdì a martedì abbiamo rinunciato a cene, feste di compleanno, campi di padel, corso di tennis e soprattutto nessuno è andato a scuola.

E abbiamo fatto bene, perché io e Bianca siamo risultate positive, come mia mamma. Si vede che il Covid è per le quote rosa...per questo il sugo non sa di sugo...

Quando ieri l'addetta asl al tracciamento dei contatti di Bianca ha saputo che non va a scuola da giorni, sicuramente si è fatta uno spritz per la contentezza. Come penso tutte le mamme di tutti i compagni di classe di entrambi i miei figli, quando li ho avvisati, o i miei allievi e colleghi.

Stiamo discretamente bene, ma non abbiamo certezza se riusciremo a trascorrere il Natale (e il Capodanno) col resto della famiglia da cui, ovviamente, ci siamo separate.

Ho spiegato a Bianca che abbiamo fatto la nostra parte per il bene della Comunità.

Da adesso però, non tollerero' più i tuttologi e il relativismo culturale e scientifico dilagante e al primo tentativo di convincermi delle vostre teorie e dei vostri complottismi, che fino adesso ho rispettato per educazione e tolleranza, nella consapevolezza che il pluralismo di pensiero sia parte della democrazia, vi manderò a fare in culo. (L'ho proprio scritto!!!).

 

Grazie a chi si sta prendendo cura di noi (e siete tantissimi), ma la birra che non sa di birra è, per me, la questione più inaffrontabile di tutta la situazione.

 

Il post straziante della compagna di Max Pace

Il Covid è una malattia grave. Molto. Pubblichiamo - con l'autorizzazione - il post Facebook che la compagna di Max Pace, il balneare ucciso dal Coronavirus a 49 anni, ha pubblicato il giorno prima che l'uomo, molto attivo negli ambienti no vax della provincia, morisse.

 

Appena mostrate sintomi Covid

 

Scriveva

 

Quindi oltre a tampone positivo, febbre, tosse, senso di oppressione su petto e schiena, mancanza di gusto eccetera, cercate un bravo medico. Se vi dice tachipirina e vigile attesa sappiate che vk sta portando alla morte. Non è quella la soluzione per guarire. Ti porta a un indebolimento fisico e mentale che non sei padrone di te stesso. Ti senti mangiare dentro e non riesci a reagire. Ci hanno anche detto che i nostri polmoni erano puliti consigliando Fluimocil e aereosol. Puliti dove che avevamo già la polmonite? Questi che hanno preso la laurea in medicina col piccolo paziente dovrebbero essere radiati, voi giocate con la vita delle persone, vi rendete conto di quello che combinate in giro? Poi magari ci possono essere casi in cui va bene seguire quell'iter, ma devi sincerartene e non lavatene le mani. Per fortuna anche grazie al l'insistenza di un nostro caro amico infermiere, siamo riusciti con le nostre poche forze a chiamare l'ambulanza per farci portare in ospedale. Ci hanno detto che le cure monoclonali possono funzionare entro 72 ore dai primi sintomi, magari questa informazione può essere utile a qualcuno. Non intendo parlare di vaccino si o vaccino no, è una scelta personale che deve essere presa da dentro. Ognuno sa quello che è meglio per sé stesso, quindi evitate di dare giudizi che chiudono la mente. Abbiamo solo bisogno di emergia positiva e amore.

 

A neanche 24 ore di distanza, il post straziante che annunciava la morte del balneare.

 

 

 

 

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