Futuro a rischio

A Villa Nobel si parla del futuro dei balneari

Un’occasione irrinunciabile per parlare della riforma del demanio marittimo a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito come le concessioni balneari debbano essere riassegnate entro due anni al massimo tramite evidenze pubbliche.

A Villa Nobel si parla del futuro dei balneari
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Salvare le imprese balneari ed i loro investimenti: questo il tema dell'incontro di questo pomeriggio a Villa Nobel

Al centro del dibattito, la salvaguardia dell’attuale modello balneare italiano, con interlocutori d’eccellenza, moderati da Luca Aschei.

Un’occasione irrinunciabile per parlare della riforma del demanio marittimo a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito come le concessioni balneari debbano essere riassegnate entro due anni al massimo tramite evidenze pubbliche.

“Un passo avanti è stato fatto nell’incontro che abbiamo tenuto, ieri, con il governo. La possibilità di istituire un tavolo tecnico con i rappresentati delle imprese del settore balneare è molto importante per tutelare questo settore e capire quale può essere l’impatto socio economico di una norma che prevederebbe, e lo stiamo cercando in tutti i modi di scongiurare, di mandare all’asta tutte le concessioni esistenti, già dal primo gennaio 2024. Ma il tavolo tecnico, di concerto con le Regioni e i Comuni, dovrà anche individuare una mappatura per capire la tipologia delle concessioni”. Lo ha dichiarato Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari, nel pomeriggio a Villa Nobel di Sanremo, a margine della tavola rotonda: "Scatto finale, insieme per il nostro futuro", incontro organizzato da Cna Imperia, con al centro del dibattito la salvaguardia dell’attuale modello balneare italiano. “Ma bisogna anche capire come queste concessioni possano continuare a svolgere la propria attività dopo anni, direi decenni, di duro lavoro e sacrificio, per creare l’offerta turistica di questo tipo”. Tra i relatori c'era anche l’assessore regionale al Turismo, Gianni Berrino, che ha dichiarato: “Non può una regione come la Liguria, che ha cinque mesi di turismo balneare, ma anche il mare d’inverno, fare a meno dell’organizzazione che negli anni si è saputa dare al litorale e quindi bisogna avere, al più presto, risposte certe. Sicuramente il mio collega Scajola (intervenuto in videoconferenza, ndr), che ha la delega al Demanio Marittimo, ha sempre portato avanti insieme al presidente e a tutta la giunta, una battaglia per la certezza dei balneari, ma è chiaro che anche dal punto di vista turistico pretendiamo certezze, perché abbiamo visto negli ultimi anni che cosa è successo”. Per il Comune di Sanremo c’era l’assessore Mauro Menozzi: “E’ importante che si svolga in una città come Sanremo questa riunione, perché Sanremo è una realtà importante del settore. Noi contiamo tra stabilimenti e spiagge libere quarantuno attività, quindi è un Comune che ha un turismo sul mare e ha impresa sul mare importante. Sicuramente è un momento critico per affrontare queste tematiche, visti i problemi di Covid, ecc. Però abbiamo questa scadenza che ci è stata imposta al 2023, che sicuramente è un argomento principe in questo momento e che terrà sicuramente banco il prossimo anno e forse anche qualcosa di più: mette un comportato in movimento, un settore che ha visto fare degli investimenti anche negli anni addietro in ginocchio e quindi è da capire quello che si potrà fare, soprattutto in riferimento a quella che è, ovviamente, la politica a livello nazionale ed europeo”.

«Le nostre imprese hanno subito le terribili conseguenze del lockdown, che ha messo a rischio la stagione dello scorso anno. Hanno affrontato ingenti spese per garantire sanificazione e distanziamento nei propri stabilimenti. Hanno programmato investimenti decennali e contratto mutui con le banche, sapendo di avere davanti altri dodici anni di lavoro prima della messa a bando delle concessioni, fissata dal Parlamento al 2033. Ora tutti questi sforzi rischiano di diventare inutili e ci mettono in gravissimo pericolo. Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, gli stabilimenti balneari dovranno essere messi a bando entro dicembre 2023, dieci anni prima del previsto», commenta Giulia Giorgini, Presidente Stabilimenti Balneari CNA della Provincia di Imperia.

«Chiediamo a Governo e Parlamento una posizione chiara, responsabile ed equilibrata. Un impegno di politica sociale ed economica, che dia speranza alla situazione delle nostre imprese e che superi la precedente inerzia, assicurando stabilità all’assetto delle regole che disciplinano il rilascio delle concessioni demaniali – continua Giulia Giorgini - I recenti orientamenti del Consiglio di Stato presentano discutibili elementi di assolutezza ed ignorano di fatto il valore degli investimenti effettuati nel tempo dalle nostre imprese ed il loro valore economico, sociale e commerciale»

E conclude, «Concessionari ed operatori economici esigono certezze sia per quanto riguarda il regime giuridico applicabile sia sulla durata dei rapporti concessori presenti e futuri, tenuto conto, in questo preciso frangente, della condizione di indeterminatezza venutasi a creare a causa dei pronunciamenti di inizio novembre».

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