Scoppia il caso di Ostetricia a Imperia, M5s: "Sotto organico e carenza di dotazioni", replica l'Asl
"Il reparto di ostetricia-ginecologia dell'ospedale di Imperia, è bene sottolineare, che è dotato di ben cinque sale parto"
Il Movimento 5 Stelle accusa: "Sotto organico e carenza di dotazioni sanitarie"
“Grazie a un sopralluogo effettuato lo scorso febbraio, come M5S abbiamo scoperto che nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Imperia insistono diverse criticità: oltre al sovraccarico di lavoro per il personale sanitario, c’è una preoccupante carenza di dotazioni sanitarie, igieniche e ospedaliere. Nelle risposte fornite in Aula, l’assessore competente ha di fatto ammesso di essere a conoscenza delle criticità legate al sottorganico e preso atto delle segnalazioni in merito a guasti, carenze e forniture non ottimali”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, primo firmatario di due interrogazioni a risposta immediata per sapere se la Regione intende dare il via a ulteriori assunzioni per sgravare il carico di ore lavorative che insiste sul personale in essere; e se tutte le criticità segnalate siano in via di risoluzione.
"Mancano carta igienica, sapone e coperte"
“Come è possibile che in un ospedale manchino carta igienica, sapone, coperte? E come è possibile che in un reparto di ginecologia-ostetricia non sia funzionante il Sonicaid, vale a dire lo strumento per il monitoraggio del battito cardiaco del feto? Per non parlare della carenza di pulsiossimetro, il termometro e lo sfigmomanometro nella sala per le parto analgesie. Queste sono notizie da Terzo Mondo e non dovremmo essere messi in condizione di interrogare l’assessorato in merito”.
“Per quanto riguarda le carenze d’organico, Toti ha ammesso che mancano due figure e cinque sono in maternità. Il personale va reperito con urgenza: non è accettabile che in un reparto dove peraltro nascono bambini, questo sia sottoposto a turni massacranti per sopperire al vuoto di organico”, conclude Tosi.
La risposta della direzione sanitaria imperiese
A seguito della nota stampa del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Fabio Tosi, in merito al reparto di ostetricia-ginecologia dell'ospedale di Imperia, Asl1 fa chiarezza:
“Il consigliere cita un sopralluogo effettuato lo scorso febbraio presso il reparto in questione e francamente ci chiediamo se effettivamente sia stato in ospedale ad Imperia. Per quanto concerne le presunte mancanze di apparecchiature mediche come pulsiossimetro, il termometro e lo sfigmomanometro nella sala per le parto analgesie, è totalmente non vero ciò che viene declinato dal consigliere Tosi nel suo comunicato stampa. Ma non solo, il consigliere nella nota fa riferimento ad uno strumento denominato “sonicaid” che sarebbe non funzionante: ebbene, questo strumento ormai obsoleto, è stato sostituito da ben sei cardiotocografi di ultima generazione che rilevano il battito materno e fetale".
"Inoltre alcuni di questi cardiotocografi sono dotati di tecnologia wireless per il monitoraggio a distanza. Si cita la mancanza di coperte, cartaigienica e sapone: di coperte ce ne sono a sufficienza mentre per gli ultimi due, prodotti di prima qualità, dire che siano assenti non è corretto. Il reparto di ostetricia-ginecologia dell'ospedale di Imperia, è bene sottolineare, che è dotato di ben cinque sale parto: sala parto per analgesia, parto in acqua, parto fisiologico, parto per gravide positive al Covid-19 e con sala operatoria al piano, sale che, per la loro unicità, sono materia di studio da parte di diverse università del nord Italia".
Aggiungono dall'azienda sanitaria
"E come non citare il nuovo reparto di degenza di ostetricia, mentre quello di ginecologia è stato oggetto di un importante intervento di restyling, negli ultimi due mesi, con un importante impegno economico per l'azienda. Infine, si cita la mancanza di personale, un aspetto innegabile che colpisce tutta la sanità in Italia, ma recentemente Asl1 ha assunto tre nuovi ginecologi. Degno di menzione, per via proprio della qualità di prestazioni offerte, è l’invio di due specializzandi provenienti dalla Rete formativa universitaria della scuola di specializzazione dell'Università degli Studi di Genova, i quali si formeranno presso il nosocomio imperiese”.