Incidente mortale

Ventimiglia ancora sotto shock per la morte del 17enne Gabriele

Tantissime dimostrazioni di affetto e vicinanza ai famigliari, titolari del noto bar in centro a Ventimiglia, lo Iari’s Bar della centralissima via Roma

Ventimiglia ancora sotto shock per la morte del 17enne Gabriele
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Ancora scossa la comunità di Ventimiglia per la tragica morte di Gabriele Iaria. Il 17enne, studente della città di confine, è morto nella notte tra venerdì e sabato sull'Aurelia a Latte in un tragico schianto in scooter.

Fin da ieri mattina tantissime le dimostrazioni di affetto e vicinanza ai famigliari di Gabriele, titolari di un noto bar in centro a Ventimiglia, lo Iari’s Bar della centralissima via Roma, e alla fidanzatina, Alessia. Tra i primi a piangere la scomparsa del 17enne il cugino Lorenzo Spinella, giovane organista molto conosciuto e apprezzato a Ventimiglia e in Francia, particolarmente legato a Gabriele: “Il mio complice in tutto – ha scritto – Un cugino come amico. E’ inutile dire che mi mancherai da morire, ma so che tu sarai sempre qui con noi. Ti amo, per sempre”.

Sulla dinamica dell’incidente stanno lavorando i carabinieri di Ventimiglia, giunti sul posto unitamente a un mezzo del soccorso, quando ormai per il ragazzo non c’era più nulla da fare. Nella caduta Gabriele è caduto violentemente contro il marciapiede. In sella con lui un ragazzo di 18 anni che ha riportato ferite lievi. Le sue dichiarazioni saranno fondamentali per ricostruire le cause dello schianto, nel quale non sono stati coinvolti altri mezzi. Per accertare le cause dello schianto la procura di Imperia ha disposto il sequestro del mezzo e un esame autoptico. Fino a lunedì non verrà quindi rilasciato il nulla osta alla sepoltura.

“Non so se la causa dell’incidente sia stata la velocità – commenta il Sindaco di Ventimiglia Gaetano scullino – ma certo quel tratto di strada è molto pericoloso, perché invoglia a schiacciare sull’acceleratore. Spesso posizioniamo pattuglie con l’autovelox, che elevano in media 30-40 multe al giorno".

 

 

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