PROSSIMA UDIENZA A MAGGIO

Il comandante dei carabinieri forestali teste al processo contro l'imprenditore (e sindaco) Di Fazio

Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati sia i testi dell’accusa (il pm Barbara Bresci), che della difesa

Il comandante dei carabinieri forestali teste al processo contro l'imprenditore (e sindaco) Di Fazio
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Il processo in abbreviato davanti al giudice Paolo Luppi

Il sindaco di Triora, Massimo Di Fazio, è comparso, stamani, davanti al gup Paolo Luppi del tribunale di Imperia al processo in abbreviato, che lo vede accusato nella sua veste di imprenditore (e non di amministratore) di avere danneggiato una porzione di foresta protetta del monte Gerbonte (zona speciale conservazione), nell’entroterra di Triora, per venderne la legna, e di aver realizzato abusivamente una strada frangifuoco. I fatti risalgono all’agosto del 2019, quando vennero sequestrati più di 600 ettari di bosco. Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati sia i testi dell’accusa (il pm Barbara Bresci), che della difesa.

Nel primo caso hanno deposto il colonnello Franco Bonechi, comandante dei carabinieri forestali e la biologa Patrizia Gavagnin, in qualità di consulente del pm; nel secondo sono stati ascoltati: l’agronomo Paolo Maria Terzoro, consulente della difesa e il dottor Pastorelli, funzionario del Comune di Triora.

Nello stesso procedimento sono indagati anche

Ramona Bruno (compagna di Di Fazio), a capo della società Terra Brigasca a cui era stata affidata la gestione della foresta; il progettista Riccardo Scaletta e il boscaiolo Davide Ozon. Di Fazio è comparso assistito dagli avvocati Alessandro Moroni e Simona Bertoldo; mentre come parte civile per la Regione Liguria c’era l’avvocato Eugenio Aluffi. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 9 maggio per la prosecuzione dell’istruttoria dibattimentale.

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