OMICIDIO DI ROCCHETTA NERVINA/ VIDEO

"Ho ammazzato mia moglie", l'audio choc della telefonata di Sartori al 112

"Pronto, ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi”. Inizia così la telefonata al 112 con cui Sartori annuncia l’omicidio di Tina Boero

"Ho ammazzato mia moglie", l'audio choc della telefonata di Sartori al 112
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Nel corso del dibattimento è stata prodotta la telefonata al 112

"Pronto, ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi”. Inizia così la telefonata al 112 con cui Fulvio Sartori, 81 anni, annuncia l’omicidio di Tina Boero, 80 anni, che ha sgozzato nel sonno, in casa, a Rocchetta Nervina, in val Nervia. La telefonata

Ascolta l'audio della telefonata

è stata prodotta, oggi, all’inizio del dibattimento in Corte d’Assise, a Imperia. Sartori, che dopo aver ucciso anche la cagnolina Luna, ha tentato di farla finita ( ma poi ha desistito) ha prima parlato con l’operatore del 112, poi con il carabiniere della centrale operativa di Ventimiglia, al quale è stata successivamente passata la telefonata. Quando il militare gli chiede come l’ha uccisa, lui risponde in maniera molto laconica: “Con il coltello”.

Nel corso dell’udienza ha deposto il luogotenente Pasquale Mennito

comandante della Stazione di Dolceacqua, che ha illustrato il proprio intervento. “Mi ha visto entrare dalla porta, mi ha sorriso e mi ha detto: ‘Maresciallo, ho disturbato anche lei, mi scusi per il disturbo che le sto arrecando’. E si è messo a parlare. Mi ha detto che non ce la faceva più. Mi ha colpito la freddezza, la lucidità, non mostrava nessun pentimento”. E aggiunge: “Con me era lucido e rispondeva a tono. Per me viveva quel momento come una liberazione. Ho recuperato, su sua richiesta: quella di prendere 18mila e 300 euro in contanti, in un cassetto, e di darli al nipote per le spese”. Nell’illustrare il profilo di Sartori, Mennito ha poi aggiunto: “E’ sempre stata una persona tranquilla, molto silenziosa. Era la classica brava persona. Era stato vicesindaco a Rocchetta, una trentina di anni fa. Era in pensione da tanti anni".

Nell’illustrare il profilo di Sartori, Mennito ha poi aggiunto

“E’ sempre stata una persona tranquilla, molto silenziosa. Era la classica brava persona. Era stato vicesindaco a Rocchetta, una trentina di anni fa. Era in pensione da tanti anni. Quando sono arrivato era già in pensione da parecchio”.

L'agghiacciante ricostruzione dell'autopsia da parte della dottoressa Fossati

Durante il dibattimento, prende la parola anche la dottoressa Francesca Fossati, il medico legale, che ha effettuato l’autopsia. “Indossava un pigiama azzurro (la vittima, ndr), una canottiera, slip bianco e un calzino. Indumenti totalmente pieni di materiale ematico. Mostrava una ferita lacero contusa sulla regione occipitale destra. Una ferita profonda, perché arrivava fino all’osso della testa. L'esame dell’encefalo ha escluso emorragie sottostanti. Sul volto c’erano tre ferite superficiali, a margini netti, di lunghezza e direzione differente. Tutti a margini lineari netti”. La dottoressa illustra tutti i particolari dell’esame autoptico: “Sul collo: un’ampia breccia cutanea, recisione di tutti gli organi del collo, arrivava fino alle vertebre della colonna cervicale. Quasi una decapitazione. Rimaneva da recidere solo la colonna. Nelle mani: ferite da arma da taglio, lesioni da difesa attiva, sul pollice (…) e sulla mano, quando si cerca di impugnare l’arma per allontanarla da sé stessi”. Il medico legale parla anche di una ferita alla gamba: “Ho ipotizzato potesse essere stata fatta dopo la morte. Può essere che per accoltellare il cane abbia tagliato lei. La signora si è accorta, è morta al massimo in un minuto: ha reciso tutto, tutto: carotide, esofago (…). Si è proprio interrotta la linea della vita. La posizione delle gambe (…) sembrava quasi da fuga. Lei era lucida, ha tentato di difendersi”.

Il dettaglio della telefonata al 112

Sartori: "Pronto, ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi". 

Operatore: "Ma quando è successa questa cosa?"

Sartori: "Adesso"

Sartori fornisce successivamente le coordinate agli operatori del 112, dicendo che si trova a Rocchetta Nervina, in via Umberto Primo.

Operatore: "In che senso l'ha ammazzata?"

Sartori: "Volevo farla finita anch'io".

Operatore: "La faccio parlare intanto con un operatore sanitario, se si può fare ancora qualcosa"

Sartori: "E no, non si può fare niente"

Operatore: "va bene, la faccio parlare con le forze dell'ordine, attenda un momento in linea"

L'operatore si mette in contatto con i carabinieri di ventimiglia e anticipa che dall'altra parte c'è un uomo che afferma di avere ucciso la moglie.

Carabiniere: "Carabinieri di Ventimiglia, dica"

Sartori: "Sono a Rocchetta, ho ammazzato mia moglie"

Carabiniere: "Dove si trova, in casa?"

Sartori: "In casa, sì"

Carabiniere: "Come l'ha uccisa?

Sartori: "Con il coltello"

Carabiniere: "Lei quanti anni ha?"

Sartori: "Ottant'anni"

Carabiniere: "E sua moglie?"

Sartori: "Anche"

Il carabiniere chiede poi dove si trova a Rocchetta, se quello che appare è il suo numero di cellulare e altre informazioni sul delitto: quando e dove è successo. 

Carabiniere: "Ma quando lo ha fatto questo atto? Mentre sua moglie dormiva?"

Sartori: "Sì"

Carabiniere: "Va bene, adesso arriviamo subito"

Sartori: "Non ce la faccio"

Il carabiniere chiede se Sartori abita in una casa indipendente o in un appartamento in un condominio.

Carabiniere: "Lei non riesce ad aprirci la porta?"

Sartori: "No, non ce la faccio"

Tribunale di Imepria Fulvio Sartori omicidio Rocchetta Nervina processo Corte di Assise
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