A luglio il processo dei 59 imputati per Ponte Morandi "Aspettiamo verità e giustizia"
Chiusa l'udienza preliminare. Toti "la mia vicinanza ai famigliari delle vittime".
Si è conclusa oggi l'udienza preliminare per il crollo di Ponte Morandi, a Genova, che il 14 agosto del 2018 causò la morte di 43 persone, intrappolate sul viadotto al momento del crollo.
59 rinviati a giudizio
L'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e altri 58 indagati sono stati rinviati a giudizio al processo che inizierà il 7 luglio prossimo. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni, chiusa per un'ora e mezza in camera di consiglio. Il giudice ha letto tutte le motivazioni per le quali ha respinto le eccezioni di nullità proposte dagli avvocati delle vittime, tra cui quella -secondo quanto riporta l'Ansa- che presumeva fosse necessario un software troppo costoso per leggere la mole di atti.
Il gup ha deciso anche di mantenere il sequestro sui reperti del crollo del viadotto, dopo che la procura aveva disposto diversamente per consentire al Comune di Genova di avviare il cantiere per costruire il parco della Memoria.
Commenta così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
“Dal processo che inizierà il 7 luglio ci aspettiamo chiarezza, verità e soprattutto giustizia che deve avvenire nell'unico luogo possibile: il tribunale”.“Vedremo come andrà avanti il processo – ha aggiunto il presidente Toti - quello che è più importante è che si arrivi in fretta alla verità e all'individuazione dei colpevoli, senza sconti. C’è un Paese intero e in particolare la nostra comunità che aspetta dal 14 agosto 2018 che si faccia chiarezza sul crollo del Ponte Morandi. In questa giornata di svolta processuale però la vicinanza della Regione Liguria e la mia personale va ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, agli sfollati e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma".