Il pranzo è servito: pasta col pesto per i musulmani e al ragù per tutti gli altri
Nella tensostruttura realizzata nel campo all’aperto tra le scuole Ruffini e Solari, sono stati servizi circa 240 pasti
Pasta al pesto per i musulmani e al ragù per tutti gli altri
Al centro di accoglienza di piazza IV Novembre, a Taggia, il pranzo è servito. Nella tensostruttura realizzata nel campo all’aperto tra le scuole Ruffini e Soleri, sono stati servizi circa 240 pasti: ai circa centotrenta volontari e alla restante parte di sfollati. Particolarità: la pasta al pesto viene servita prioritariamente ai musulmani, mentre quella al ragù a tutti gli altri. Sono stati gli stessi musulmani a chiederla, non perché il ragù possa contenere carne di maiale, ma piuttosto perché la carne potrebbe non essere halal ovvero macellata secondo i dettami della legge islamica. Per lo stesso motivo, come secondo è stato servito del pesce impanato con insalata.
Un esercito di volontari, forse ancora più degli sfollati
Gli addetti ai lavori, a conti fatti, sono circa la metà, se non di più rispetto agli sfollati. Basti pensare che si contano circa sessanta volontari della Croce Rossa, una dozzina dei quali appartenenti al Corpo Militare; e poi, un’ottantina di volontari della protezione civile a Taggia (più altri quaranta a Sanremo e venti a Riva Ligure) e il personale delle ambulanze. Senza contare le forze dell’ordine. Molti degli sfollati, dunque, hanno ritenuto opportuno arrangiarsi autonomamente o con una gita fuori porta o da amici e parenti.