Il padre dell'ambasciatore Attanasio ricorda il figlio al Festival della cultura Mediterranea
Il giovane ambasciatore morì in un agguato in Congo insieme al Carabiniere di scorta e all'autista del mezzo su cui viaggiava.
Omicidio in Congo dell’ambasciatore Luca Attanasio e della sua scorta, il carabiniere scelto Vittorio Iacovacci: ad Imperia al Festival della Cultura Mediterranea è intervenuto il padre dell’Ambasciatore, l’ingegner Salvatore Attanasio. Tra i presenti S.E. il Prefetto di Imperia, dottor Armando Nanei.
Il ricordo di Luca Attanasio, ambasciatore morto in Congo
Alla inaugurazione ad Imperia del Festival della Cultura Mediterranea, giunto ormai alla XXI edizione, l’Isola Mediterranea di Piazza Fratelli Serra non è riuscita a contenere il foltissimo pubblico che è accorso per rievocare la figura straordinaria di un Ambasciatore italiano, Luca Attanasio, ucciso in un agguato nel Nord-Est della Repubblica Democratica del Congo nel corso di una sua missione umanitaria. Tra le Autorità presenti S.E. il Prefetto dottor Armando Nanei, il vicesindaco avvocato Giuseppe Fossati che ha portato i saluti del Sindaco Claudio Scajola, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Walter Mazzei, il Comandante di Compagnia della GdF di Imperia, capitano Emidio Agrello, il commendatore Antonio Brunetti, insignito di due medaglie d’oro, al valore militare e per atti di valore contro il terrorismo.
L'attenzione per "les enfants de la rue"
L’ingegnere Salvatore Attanasio, ha delineato la figura del figlio partendo dal suo quadro familiare d’origine dando una testimonianza che è stata seguita dalla platea dei presenti in un silenzio denso di emozioni. Ha introdotto gli interventi l’ingegner Giovanni Chersola, Presidente della OdV La Collina Verde nel Mediterraneo, che da vent’anni opera in diverse province della R.D.C. e ben conosce la durissima realtà di questo Paese, in cui
le condizioni femminile e giovanile costituiscono situazioni esistenziali sottomesse allo sfruttamento ed alla violenza. E proprio delle migliaia di enfants de la rue, abitanti delle periferie esistenziali, si interessava, con straordinaria generosità e passione, unitamente alla moglie Zakia Seddiki, il giovane Ambasciatore Luca Attanasio, antesignano di un nuovo tipo di diplomatico nel mondo: vero tessitore di relazioni di pace e di umanità,
attento alle reali esigenze delle popolazioni così come concretamente impegnato in opere che coniughino decisamente lo sviluppo dei Paesi con un reale miglioramento delle loro condizioni di vita.
In memoria di Attanasio e Iacovacci
il Presidente Sergio Mattarella, gli ha attribuito alla memoria l’onorificenza di Gran Croce d’Onore dell’Ordine della Stella d’Italia intitolando in Farnesina al nome di Luca Attanasio la sala ed il corso di formazione dei nuovi Segretari di Legazione Diplomatica. Ancora nel saluto appena rivolto all’Arma dei Carabinieri, in occasione del 208º anniversario dalla fondazione, il Presidente Mattarella ha ricordato le figure dell’Ambasciatore Luca Attanasio e del Carabiniere Scelto Vittorio Iacovacci quali esempi straordinari di eccezionale impegno umano e professionale, ed ha attribuito alla memoria del carabiniere scelto Iacovacci la Medaglia d’Oro al Valor Militare.