"Salvi tra le fiamme di Taggia, graziati da un colpo di vento"
La testimonianza del falegname Massimo Carraro: "Bagnavamo gli alberi intorno al capannone"
"Il fuoco correva dal mare verso i monti e noi eravamo proprio sulla sua strada" così racconta Massimo Carraro, falegname, proprietario di un capannone nella zona interessata dalle fiamme nello spaventoso incendio di Taggia che, tra domenica e lunedì scorsi, ha ridotto in cenere ottanta ettari di bosco.
"Abbiamo lottato disperatamente contro il tempo e le fiamme che erano velocissime, bagnando con la poca acqua a disposizione il verde introno al nostro capannone nuovo. Poi, il miracolo: per un colpo di vento l’incendio ha deviato il suo percorso passandoci affianco. Non so cosa sarebbe potuto accadere, sennò". L'articolo completo in edicola con il settimanale La Riviera