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Covid: le nuove regole per la scuola dell'infanzia

Mascherine FFP2 solo per il personale che rischi di sviluppare forme severe di infezione da Coronavirus. Ecco le misure

Covid: le nuove regole per la scuola dell'infanzia
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Sono state pubblicate oggi le “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia gestiti dagli Enti locali, da altri enti pubblici e dai privati, e delle scuole dell’infanzia statali e paritarie a gestione pubblica o privata per l’anno scolastico 2022 -2023”.

 

Covid: le regole per le scuole dell'infanzia

Il documento fa seguito a quello dedicato alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, pubblicato nei giorni scorsi, ed è stato messo a punto, tenendo in considerazione le peculiarità didattiche ed educative dei servizi per l’infanzia. Le indicazioni sono state definite dall’Istituto Superiore della Sanità con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione e con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

 

Le Indicazioni sono uno strumento utile per pianificare le attività dei prossimi mesi e propongono, da un lato, misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, dall’altro, ulteriori interventi da modulare progressivamente e attivare in base alla valutazione del rischio, al possibile cambiamento del quadro epidemiologico.

 

Misure di base alla ripresa della scuola

Il documento individua come possibili misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica:

 

  • Permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo;
  • Igiene delle mani ed etichetta respiratoria;
  • Utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) per personale a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19;
  • Sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati;
  • Strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti;
  • Ricambi d’aria frequenti.

 

Possibili misure

Il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico.

 

  • Distanziamento di almeno 1 metro tra gli adulti;
  • Attività educative da svolgersi prevedendo gruppi stabili di bambini, compatibilmente con gli spazi disponibili e le potenzialità organizzative, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra bambini appartenenti a gruppi diversi;
  • Utilizzo dei bagni da parte dei bambini controllato in modo tale da evitare affollamenti e l’intersezione tra gruppi diversi;
  • Evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra bambini appartenenti a gruppi diversi. Non è consentito portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa;
  • Accoglienza e ricongiungimento: ove possibile, organizzare la zona di accoglienza all’esterno; qualora in ambiente chiuso, si provvede con particolare attenzione alla pulizia

approfondita e all’aerazione frequente e adeguata dello spazio. Può accedere alla struttura un solo adulto accompagnatore;

  • Sanificazione periodica di tutti gli ambienti predisponendo un cronoprogramma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato. Le superfici toccate più frequentemente andranno disinfettate almeno una volta al giorno;
  • Uscite e attività didattiche esterne sospese;
  • Utilizzo di mascherine chirurgiche, o di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2, in posizione statica e/o dinamica per chiunque acceda o permanga nei locali scolastici (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica), fatta eccezione per i bambini;
  • Utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2 per tutto il personale scolastico (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica);
  • Concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione non a carico del personale della scuola e a conclusione delle attività nel giorno di utilizzo;
  • Somministrazione dei pasti nelle mense limitando il più possibile la promiscuità tra bambini di gruppi diversi;
  • Consumo delle merende nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini.

 

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