Imperia

SIAP: vertice tra il sindacato e il prefetto di Imperia

Le istanze presentate: aumento dell'organico per controllare il territorio, in riferimento ai flussi migratori e alla mafia.

SIAP: vertice tra il sindacato e il prefetto di Imperia
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In data 23 agosto una delegazione del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) composta dal Segretario Nazionale Roberto Traverso, dal Segretario Regionale Alessandro Dondero e dal Segretario Provinciale Bruno Grosso, ha incontrato il Prefetto d’Imperia per rappresentare le priorità che l'organizzazione sindacale ha messo al centro della propria attività, tenendo anche conto del  contesto storico che stiamo vivendo sul fronte della sicurezza.

 

SIAP: incontro con il prefetto per la sicurezza

L’esigenza di gestire al meglio le esigue risorse umane a disposizione in generale alle varie forze dell’ordine, impone un reale ed effettivo coordinamento per attuare concretamente quel criterio di “sicurezza integrata” che spesso viene declamato politicamente ma che poi in realtà non viene attuato in modo omogeneo sul territorio ligure. Queste sono le istanze della sigla sindacale

 

Siap contro la legge regionale

"Infatti -scrivono-, pur avendo apprezzato il fatto che il Prefetto Nanei abbia evidenziato con soddisfazione una fattiva collaborazione e sinergia con le altre forze dell’ordine sul territorio imperiese, lo abbiamo sensibilizzato a valutare con estrema attenzione la recente scelta della Regione Liguria di modificare la legge regionale nr.28 del 24.12.2004 escludendo i quattro Questori delle province liguri dal neo costituito tavolo regionale per la sicurezza. Scelta fortemente stigmatizzata dal SIAP alla luce delle competenze che la regione Liguria ha voluto attribuire ad un tavolo che non si limiterebbe a svolgere un ruolo di osservatorio sulla sicurezza ma che avrebbe anche una forte funzione propositiva dalla periferia verso il centro su argomenti di natura non solo politica ma bensì anche tecnica: motivazione per cui riteniamo inopportuna l’esclusione dei Questori che, sino a prova contraria, sono i titolari della potestà di emanare le ordinanze per i servizio di sicurezza e ordine pubblico".

 

Siap sull'apertura del centro accoglienza a Ventimiglia

Altro argomento affrontato è stato quello delle problematiche che incidono sulla sicurezza e sul tessuto sociale a causa del fenomeno del flusso migratorio che interessa particolarmente la città frontaliera di Ventimiglia. "Fermo restando -specificano dal sindacato- che Siap non vuole entrare nel merito di discussioni politiche sull’argomento apertura centro di accoglienza, abbiamo precisato al Prefetto che nel caso in cui si andasse verso tale scelta organizzativa, la struttura dovrà essere necessariamente ed esclusivamente basata su criteri e regole istituzionali previste dalla normativa vigente in materia e che in ogni caso, prima di pensare ad un eventuale apertura, bisognerà chiarire da subito il fatto che preventivamente dovranno essere individuate le risorse professionali da mettere a disposizione per poter gestire tale impegno istituzionale, tenendo conto del fatto che gli attuali organici a disposizione della polizia di Stato sul territorio imperiese sono già in grave sofferenza sia per quanto concerne il Commissariato che per la Polizia di Frontiera di Ventimiglia". 

 

"A tal proposito -aggiungono- abbiamo chiesto al Prefetto di sostenere, per quanto di propria competenza, presso il Dipartimento della P.S. lo sforzo che il SIAP da tempo ha chiesto al Questore di Imperia Peritore (che ieri la delegazione del SIAP ha incontrato dopo l'incontro con il Prefetto) ed ai suoi predecessori, di farsi carico di chiedere un necessario ed improcrastinabile rafforzamento degli organici per poter garantire la doppia pattuglia nei previsti quadranti lavorativi delle “Volanti” a Ventimiglia ed a Sanremo: obiettivo prioritario per il SIAP vista la fondamentale importanza per la sicurezza della funzione preventiva che viene garantita dai servizi mirati al controllo del territorio".

 

La mafia prolifica nel ponente ligure

"Stessa identica motivazione -concludono- trova fondamento anche per quanto concerne la lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso che notoriamente esiste e prolifera sul territorio ligure ed in particolare su quello imperiese: occorre più personale da assegnare all'attività investigativa per le indagini e per garantire l'attività atipica di polizia giudiziaria cercando d'incentivare la popolazione ad abbattere quel preoccupante fenomeno che il Procuratore Generale della Repubblica d'Imperia Alberto Lari ha messo in risalto a luglio, ospite dell'evento di Libera “Da Via D'Amelio ....semi di legalità e giustizia”, ovvero il fatto che sul territorio d'Imperia non si denunciano i fatti connessi a comportamenti di tipo mafioso".

 

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