Il sanremese Maurizio Ferratusco all'Ultra Trail du Mont Blanc
Ferratusco si è allenato per oltre un anno per questa impresa
Un sogno che si avvera per il sanremese
Maurizio Ferratusco ha partecipato la settimana scorsa all' Ultra Trail du Mont Blanc, una corsa internazionale sulla distanza in semi-autonomia che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco. La distanza attualmente è di 170 km con 10 000 metri di dislivello positivo, con più di 2500 partecipanti!
Ferratusco è arrivato 152° su oltre 2500 partecipanti, mettendoci 29h43', avverando il suo sogno di restare sotto le 30 ore!
Ecco il suo post a una settimana dall'impresa che lo ha tenuto impegnato per un anno intero, allenandosi senza sosta.
"E' sempre stato li. Quel quadro è lì da sempre, lo aveva dipinto la mia nonna, forse colpita da quella volta che era stata a Courmayeur, chissà quanti anni orsono - scrive Ferratusco mostrando un quadro su facebook - Poi mamma lo ha riprodotto a sua volta, ed in seguito anche mia sorella per un esercizio di scuola.
Io no, non sono un fenomeno a disegnare.. ma alla fine il destino ha voluto che io, a quella Montagna, le dovessi fare il giro intorno. È sempre stata lì a chiamarmi, anche quando ancora non lo avevo capito. Mont Blanc..
Una cosa è certa.. da piccolo amavo correre intorno al tavolo, e poi in campagna, anche se poi mi sentivo gridare: "non correre che sudi "..
È come se per tutta la vita, quello che ho fatto (10 anni di enduro inclusi) mi volessero portare a questo, a prepararmi insomma.
Mi sembra sempre da poco che ho iniziato a correre, ma sono oramai una decina di anni, e da allora, da quando ho saputo che c'era una gara folle dove si correva per due giorni e due notti consecutivi, nel mio cervellino si è materializzato il desiderio di provarci almeno una volta nella vita.
Il percorso è stato davvero lungo, ma è servito per presentarmi all'appuntamento "pronto".. e meglio di così non potevo chiedere..
Ho avuto la migliore assistenza che potessi sperare, @vale.toby ,una crew di supporto che mi seguiva passo passo sul percorso e mi ha letteralmente accompagnato all'arrivo a Chamonix, insieme ad un amico speciale con cui ho condiviso tanto in questi ultimi anni, ed un'infinità di amici e parenti a supportarmi con messaggi e tifo da casa, manco fossi un pro runner , e soprattutto la mia famiglia a seguire le mie gesta.
Ma è servito tutto quanto, ed ora, ad una settimana esatta (si, mi ci è voluto un po' a riprendermi) posso dire di averlo vissuto quel sogno, e che bisogna combattere sempre per i propri sogni, perché magari poi succede anche che si realizzano. Grazie a tutti per averlo reso così speciale"