Aggressione a sprangate

Moussa Balde: Alternativa Intemelia parte civile al processo

"Insieme alla famiglia dalla Guinea. Questo grido di giustizia ha bisogno di un megafono e di non essere dimenticato"

Moussa Balde: Alternativa Intemelia parte civile al processo
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Anche l'organizzazione politica Alternativa Intemelia interviene, con un post su Facebook, alla vigilia dell'avvio del processo per il pestaggio di Moussa  Balde, avvenuto a Ventimiglia, annunciando di costituirsi parte civile al processo contro la "Perenne sospensione dei diritti umani nella Città di Confine".

 

Moussa Balde, 22enne suicida dopo il pestaggio a Ventimiglia

moussa balde
Moussa Balde, 22 anni, morto suicida al Cpr di Torino

Il 29 maggio del 2021, tre uomini hanno aggredito il ragazzo, 22 anni, originario della Guinea, con calci pugni, tubi di plastica e una spranga: il trio è alla sbarra per lesioni aggravate dall'uso di corpi contundenti. Dopo l'aggressione, Moussa è stato trasferito all'ospedale di Bordighera per  medicare le ferite subite durante il pestaggio. Il nosocomio ponentino lo ha dimesso con una prognosi di 10 giorni. Dopo la vicenda, è emersa l'irregolarità sul territorio nazionale del giovane, che è stato immediatamente (in 24 ore) tradotto presso il Centro per il rimpatrio di Torino. Moussa, pochi giorni dopo, si è tolto la vita nella sua cella. 

 

Il post dell'organizzazione politica

Così si apre il lungo post su FB di Alternativa Intemelia

«Venerdì 14 ottobre si terrà, presso il Tribunale di Imperia, la prima udienza contro i tre cittadini italiani che, il 9 maggio dell'anno scorso, assalirono brutalmente Musa Balde all'uscita del Carrefour in Via Roma a Ventimiglia, reo di essere particolarmente insistente nel chiedere le elemosina. In un sovvertimento kafkiano della realtà, Musa venne dimesso dall'ospedale di Imperia con una prognosi di 10 giorni, rapidamente identificato e trasferito nella sezione di isolamento interno del CPR di Torino, in quanto privo di documenti validi al soggiorno, passando da vittima di una grave aggressione a colpevole di "irregolarità del soggiorno" nel giro di poche ore».

Moussa Balde "Conseguenza di un razzismo montante"

«Per giorni impossibile da rintracciare anche per il suo avvocato -scrivono- e incapace di accettare perché gli fosse stato riservato questo trattamento mentre i suoi carnefici continuavano a passeggiare a piede libero, Musa decise infine di togliersi la vita nella sua cella il 23 maggio 2021. Riteniamo che quanto successo a Musa sia senza dubbio il frutto e l'amara conseguenza del serpeggiare di un razzismo montante fra le vie della nostra città, delle omissioni della politica locale che ha deciso di marginalizzare e invisibilizzare i migranti giunti sul territorio, privandoli di ogni supporto umanitario, nonché di un'Europa sorda e dal volto feroce con i profughi provenienti dal Sud del Mondo, respingendoli alle proprie frontiere e rifiutando di trovare soluzioni condivise».

Alternativa Intemelia come parte civile al processo

«È alla luce di ciò che, come Alternativa Intemelia, abbiamo preso la decisione di costituirci parte civile contro gli aggressori  -annunciano dall'organizzazione- e a fianco della famiglia di Musa, giunta appositamente dalla Guinea. Perché anti-razzismo e uguaglianza non sono valori negoziabili. Perché anche a Ventimiglia esistono persone che non ritengono sopportabile questa perenne sospensione dei diritti umani. Perché il grido di giustizia che si era alzato sui media e nell'opinione pubblica più di un anno fa - concludono- ha bisogno di un megafono e di non essere dimenticato»
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