Incendio alla Marr "Solo ora si accorgono dell'entità della malavita in provincia"
L'ombra della malavita nel comunicato del gruppi Progetto Comune, sullo sfondo dell'incendio alla Marr di Levà
L'ombra del dolo dietro all'incendio che ha distrutto la Marr -l'azienda che rifornisce i ristoranti del ponente ligure- ha scatenato anche le reazioni politiche nel comune di Taggia. Sulla questione interviene anche Alberto Pin, candidato consigliere comunale del gruppo Progetto Comune - lista civica vicino alla sinistra e a Rifondazione- che alle scorse elezioni ha candidato alla carica di primo cittadino Marco Ardoino.
Incendio alla Marr "Imperia quarta provincia della Calabria"
"Erano i primi anni 80 -scrivePin, a nome di Progetto Comune- quando il consigliere comunale del PCI Carlo Barillà, affermo’ che Imperia fosse la quarta provincia della Calabria (all’epoca le province erano tre) in merito ai movimenti ‘ndranghetisti, con relativo stupore e reazione contrariata a tale dichiarazione da parte di tutti i politici locali. A distanza di 40 anni, e dopo vari arresti, condanne, avvisi della DDA, della Procura e note del Ministero degli Interni, i politici locali forse realizzano la situazione?. L’incendio della MARR, per quanto le indagini siano in corso , pare di origini dolose, e francamente non crediamo ad una vendetta del singolo, ma probabilmente a qualcosa di più organizzato.
"Mercato della cocaina sempre più importante"
"Crediamo - specifica- che nel calcolo della qualità della nostra Provincia, scesa al 74esimo posto su 107, venga anche contemplata la situazione della malavita organizzata, che ripetutamente negli ultimi 40 anni, si è infiltrata nell’acquisizione di appalti per opere pubbliche, gestisce un mercato della cocaina sempre più importante, e dove un casino Casino’ per anni ha rappresentato una lavatrice per riciclare i denari prodotti illecitamente. Ricordiamo che c’era stato anche un tentativo di scalata alla direzione della casa da gioco matuziana da parte del clan dei catanesi. In questa provincia da anni sembra esserci un accordo fra ‘ndrancheta, Cosa Nostra e Camorra dove ad ognuno si è riservato un campo d’azione".
"La malavita non è piccolo spaccio rionale"
"E dopo tutti gli eventi di questi quattro decenni, e quelli citati sono una minima parte per questione di sintesi, le amministrazioni iniziano ad avere sospetti, solo ora, ed iniziano a preoccuparsi. -conclude- Forse solo ora si rendono conto che la malavita non è solo “piccolo pizzo” o “piccolo spaccio rionale”, è qualcosa di molto più complesso e radicato nel territorio".
I "Segnali preoccupanti"
Il Consigliere ha colto l'occasione, per il suo intervento, probabilmente in relazione alle dichiaraziono rilasciate alla stampa dal sindaco di Taggia, Mario Conio, che ha definito il presunto attentato nel quadro dei "segnali preoccupanti" che ultimamente interessano il territorio comunale. A margine delle indagini -ancora in corso- e al di là del caso specifico, il primo cittadino ha chiesto una presenza alle Forze dell'Ordine "che si veda", che possa, dunque, fungere anche da deterrente.
Davide Izetta
L'incendio alla Marr nelle foto dei VVF