Il rogo della Marr di Taggia: ipotesi criminalità organizzata e diversi inneschi
Sarebbe stato appiccato in diversi punti, e quindi con altrettanti inneschi, l’incendio allo stabilimento Marr di Taggia
Oggi c'è stato stato un primo sopralluogo
Sarebbe stato appiccato in diversi punti, e quindi con altrettanti inneschi, l’incendio che nella notte tra sabato e domenica ha devastato lo stabilimento Marr di Taggia. Oggi i vigili del fuoco e i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo sul capannone di via Periane, ma prima di poter avere un’idea più chiara, tuttavia, bisognerà attendere la completa bonifica e messa in sicurezza dei locali.
Gli inquirenti seguono la pista della criminalità organizzata
e stanno indagando per trovare eventuali collegamenti tra il rogo della Marr, quello che il 20 ottobre scorso è divampato nel parcheggio dell’azienda floricola Ciesse Flower, di regione Prati e Pescine, dove sono andati in fiamme i rimorchi di tre camion e quello del 3 settembre scorso, a Bussana a mare di Sanremo (al confine con Arma di Taggia) dove andarono in fiamme tre camion della ditta di movimento terra “Mochen”.
In quest’ultimo episodio molto utili potrebbero rivelarsi anche i filmati delle telecamere in zona. Oggi il sindaco di Taggia Mario Conio ha si è espresso con affermazioni molto pesanti. "Quanto sta accadendo - ha detto - non si può sottovalutare. Ci deve essere una fortissima risposta dalla quale emerga con chiarezza che le mafie e certi atti intimidatori questo territorio li respinge nettamente. Le istituzioni, il sindaco, l’amministrazione e ogni singolo cittadino di questa comunità dicono ‘no’”.
Fabrizio Tenerelli