"Si torna all'età della pietra"

Commercianti potranno rifiutare pagamenti pos fino a 60 euro

La decisione non è ancora presa, ma nella bozza del Ministero la strada sembrerebbe tracciata. Unione consumatori sul piede di guerra

Commercianti potranno rifiutare pagamenti pos fino a 60 euro
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Fa discutere anche in provincia di Imperia -teatro, per giunta, di un episodio social  (a Sanremo) che ha visto protagonista la giornalista, blogger e personaggio televisivo Selvaggia Lucarelli- la bozza di manovra del nuovo governo presieduto dalla premier Giorgia Meloni.

 

Niente pos fino a 60 euro: la bozza del Ministero

Nella Riviera dei Fiori, dunque, potrebbe essere che gli esercenti non debbano più "minacciare" prezzi aumentati per chi paga  in via telematica (esattamente quanto denunciato dalla blogger, che invocava l'intervento della Guardia Di Finanza): potrebbero direttamente  rifiutare i pagamenti fino a 60 euro. Questo è quanto prevede la bozza circolata nel fine settimana relativa all'imminente manovra fiscale del governo. Un'ipotesi, anche se la decisione non è ancora ufficialmente presa, che non piace ad alcune realtà, divise tra "il ritorno all'età della pietra " e il più diretto "regalo agli evasori".

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Lo scatto "rubato" da Selvaggia Lucarelli

Un regalo agli evasori?

C'è già chi parla di regalo agli evasori. Perché si delineerebbe  di un chiaro passo indietro rispetto a quanto era avvenuto in estate, quando dal 30 giugno 2022 erano state imposte sanzioni (pari a 30 euro più il 4% della transazione) a coloro che non accettavano pagamenti telematici, anche per un caffè. Iniziativa che aveva il chiaro intento di ridurre in maniera sensibile il "nero", obbligando di fatto a tracciare anche le transazioni più piccole, che cumulate, soprattutto in località turistiche come Sanremo (e la provincia tutta), alla fine ammontano a una cifra considerevole.

 

Allo stato attuale, proprio in virtù del controllo del sommerso  negozianti e professionisti sono obbligati ad accettare ogni tipo di pagamento telematico (in teoria anche di pochi centesimi), e in un primo momento sembrava che l'Esecutivo di Centrodestra volesse introdurre un tetto di 30 euro, cifra sotto la quale si parlava di micro-pagamenti. Il Ministero dell'Economia ha fatto sapere, tuttavia,  in maniera informale  second quanto riporta Newsprima che la bozza non è ancora definitiva, ma il solco tracciato sembrerebbe proprio questo.

 

"Ritorno all'età della pietra"

 

 l’Unione nazionale consumatori ha definito senza mezzi termini come una “vergogna” la mossa del Governo. Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, ha dichiarato, a margine della direzione che l'esecutivo intende intraprendere rigaurdo ai pagamenti pos «Non c’è limite al peggio e il Governo Meloni lo dimostra, alzando la soglia sul Pos da 30 a 60 euro. Non solo sta dimostrando di stare dalle parte dei commercianti più arretrati e rimasti all’età della pietra invece che dalla parte delle famiglie -ha affondato-, ma nel vano tentativo di aggirare gli obiettivi assunti con il PNRR, finisce per fare ancora peggio, non limitandosi a togliere le sanzioni entrate in vigore il 30 giugno 2022, ma anche l’obbligo di accettare i pagamenti digitali fino a 60 euro, facendo arretrare il Paese di ben 10 anni, a prima del decreto del Governo Monti del 18 ottobre 2012, n. 179 che già prevedeva che i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, erano tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito».

 

 

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