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Sclavi: una Pec al Comune per la gestione

La proposta dell'Argentina Arma per gestire fino al luglio del 2023 la storica "casa" dei rossoneri

Sclavi: una Pec al Comune per la gestione
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La società Argentina Arma Calcio SSD comunica con una nota stampa di aver inoltrato via PEC una richiesta di gestione del campo sportivo “Ezio Sclavi”, a Levà, recentemente chiuso dall'amministrazione Conio per permettere i lavori di riqualificazione necessari.

 

Argentina chiede la gestione dello Scalvi

«Nella richiesta -specificano dalla società rossonera-  si evince una regolamentazione dell’impianto sportivo e della messa a norma a proprie esclusive spese di: impianto elettrico, impianto idraulico, rasatura e imbiancatura interna ed esterna degli spogliatoi, fornire se non già presente un defibrillatore, ripulire completamente l’area dai rifiuti, manutenzione del campo da calcio e le aree circostanti, infine la fornitura e la sostituzione dei fari bruciati di illuminazione del campo.»

La richiesta prevede la gestione sino al luglio del 2023, con un ulteriore planni9ng sule opere da consegnarsi non oltre il giugno dell'anno prossimo. Sarà allora il comune di Taggia, nelle intenzioni dell'Argentina Arma, a valutare se estendere per un altro anno la concessione, a fronte degli impegni assunti dalla società calcistica

 

Lo stadio aperto alle altre società (con assicurazione)

Una regolamentazione, allo stesso tempo, viene richiesta dalla società di Arma di Taggia. «Ciascuna società  utilizzatrice -comunicano- assumerà apposita polizza di responsabilità civile verso terzi a garanzia da eventuali accadimenti che si verifichino nel corso dello svolgimento dell’attività sportiva, pena il diniego di accesso al campo; Argentina Arma darà disponibilità per le vie brevi a garantire il buon uso congiunto della struttura anche in nome e per conto delle altre società e che, a tal fine, si provvederà a realizzare un idoneo calendario di utilizzo del campo proporzionato al numero di iscritti nei rispettivi settori giovanili».

 

"Un fondo comune per la manutenzione dello Sclavi"

«Preso atto -specificano- che l'uso congiunto della struttura da parte della società comporterà un riparto della spesa manutentiva e di gestione proporzionata all'utilizzo del campo, fermo restando l’obbligo da parte di ogni tesserato alla presentazione di apposito certificato di idoneità e la cui mancanza porterà al diniego assoluto di utilizzare la struttura. A tale proposito si propone di costituire con le altre due società del territorio un fondo comune composto da anticipazioni messe a disposizione da tutte le società utilizzatrici a garanzia della coperture delle spese vive di esercizio e manutenzione».

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