Tocca alla Uil

Vandali No-Vax contro un altro sindacato

"Nazisti" e "Traditori dei lavoratori". A corredo la nota "W" cerchiata di rosso

Vandali No-Vax contro un altro sindacato
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Dopo il raid vandalico alla sede della CGIL  di Imperia, in via De Sonnaz, un manipolo di vandali no-vax ha preso di mira anche la sede della Uil di Savona, imbrattata con vernice rossa nella notte a cavallo tra il 29 e il 30 novembre.

 

No-Vax imbrattano la sede della Uil

Le modalità sono esattamente le stesse. La doppia W del movimento "ViVi" come "firma" del blitz, i rimandi al nazismo (con ovvio riferimento all'introduzione del green pass obbligatorio per lavorare, misura accantonata per molte categorie tempo fa) e scritte come "Traditori dei Lavoratori". Tutti elementi che avevano caratterizzato anche "l'assalto" alla sede della Camera del Lavoro di Imperia.

 

"Prepotenti e ignoranti"

«Questa mattina -scrivono dal sindacato-  abbiamo scoperto che la sede della Uil di Savona, in Corso Tardy e Benech, è stata vandalizzata, imbrattata dai soliti noti da scritte no vax dal colore rosso. Il tour del vandalismo e delle scritte ingiuriose contro il sindacato oggi tocca a Savona. Dopo le imprese vandaliche di La Spezia (Cisl), Imperia (Cgil) oggi tocca al savonese fare i conti con la prepotenza e l'ignoranza di coloro che, senza responsabilità, hanno tentato di infangare il sindacato da quando è iniziata la pandemia. Questi soggetti -affondano-  che poco sanno della responsabilità verso cittadini e lavoratori, pensano di poter screditare il sindacato a colpi di vernice e parole farneticanti. Se ne dovranno fare una ragione: il sindacato confederale è l'unico soggetto in grado di mobilitare ancora la popolazione e continuerà nella sua azione democratica e di indirizzo sociale. Sappiamo che le istituzioni sono al nostro fianco in questa battaglia -concludono- , ma facciamo appello ancora una volta affinché si facciano maggiori sforzi verso un percorso di vera coesione sociale».

La solidarietà del Partito Democratico dopo il radi No-Vax

«Il Partito Democratico savonese -comunicano i vertici dem della provincia-  esprime la propria vicinanza alla Uil Savona per l’atto vandalico ignobile che ha subito questa notte presso la sede di Corso Tardy e Benech, vandalizzata con scritte no vax e insulti. Un gesto grave che colpisce uno dei sindacati più rappresentativi nel nostro paese: serve una condanna unanime e segnali forti da parte di tutto il mondo politico».

«Accogliamo l’appello che la stessa Uil Savona lancia oggi commentando quanto avvenuto- concludono- . Serve un sforzo comune per mettere in campo azioni concrete per una maggiore coesione sociale. Nelle prossime settimane organizzeremo un incontro con tutto il mondo sindacale per avviare insieme azioni incisive».

 

La "W" cerchiata di rosso

E' difficile addentrarsi nel sottobosco dei movimenti che si oppongono alla vaccinazione contro il Covid e all'introduzione del green pass, ma stando a quanto si apprende, la firma che racchiude diversi gruppi di attivismo con ideologie simili è la "W" cerchiata di rosso, riconducibile al movimento ViVi. In realtà, il simbolo rappresenterebbe quatto V, parafrasi della locuzione latina “Vi veri universum vivus vici" che significa “Con la forza della verità, vivendo, ho conquistato l’universo”. Il  simbolo compare a corredo di numerosi atti vandalici sul territorio italiano, sedi di Asl o sindacati, con chiari riferimenti a posizioni no-vax e no green pass, compreso il "tour" ligure che ha colpito la Cgil a Imperia, la Cisl a La Spezia e, in ultimo, la Uil a Savona.

Nel novembre dello scorso anno, due distinte inchieste, coordinate dalle Dda delle procure di Genova e Firenze, avevano spostato la lente di ingrandimento sui movimenti che si oppongono ai sistemi di gestione della pandemia. La Procura di Genova, avvalendosi degli investigatori della Polizia Postale, aveva scoperto una rete di attivisti denominata "Guerrieri Vivi" che reclutava su Facebook e si coordinava tramite l'app di messaggistica istantanea (molto popolare perché ritenuta più discreta e sicura di altre) Telegram. Nell'ambito dell'inchiesta erano state eseguite raffiche di perquisizioni in tutto il belpaese. La Digos fiorentina, invece, aveva individuato una rete con oltre 20mila iscritti, denominata V_V che reclutava gli estremisti più radicali, tramite social network, nell'opposizione ai sistemi governativi di controllo dell'emergenza pandemica Coronavirus.

I reati ipotizzati nell'inchiesta ligure, a vario titolo, spaziavano da costituzione e partecipazione a società segreta, istigazione all'interruzione di pubblico servizio e associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento. 

Davide Izetta

 

Gli scatti del raid no-vax

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Uil No vax 4
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Uil no vax
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