Tagli sugli Uffici Immigrazione: rischiano di restare a casa 5 dipendenti dell'imperiese
L'appello al Ministero dell'Interno affinchè venga scongiurato questo taglio del personale in Liguria
La preoccupazione del Siap
Il SIAP, attraverso il proprio Segretario Generale Nazionale Giuseppe Tiani, già da molti giorni, ha preso una forte presa di posizione finalizzata a scongiurare la drammatica situazione occupazionale e organizzativa che ricadrà in particolare sugli Uffici Immigrazione delle Questure e le Prefetture italiane, visto che dal 2 gennaio 2023 molti dipendenti somministrati in forza al Ministero dell’Interno dovranno restare a casa se le trattative in atto a livello nazionale, per sbloccare la situazione, non daranno un'immediata risposta risolutiva.
Le ripercussioni sugli uffici della Liguria interessati sarebbero a dir poco devastanti perché andrebbero a mettere ancor più in sofferenza gli organici della Polizia di Stato che come noto presentano carenze che già gravano pesantemente sulla loro funzionalità organizzativa.
I numeri dei dipendenti che resteranno a casa oscillano dai 15 per la Questura di Genova, ai 5 circa per ogni Ufficio Immigrazione delle altre province: numeri pesantissisimi per uffici che sono già in grave difficoltà).
"Per questo ho inviato una lettera a tutti i Prefetti e Questori della Regione Liguria, ritenendo assolutamente necessario che emerga un compatto e condiviso messaggio istituzionale sul territorio ligure mirato a scongiurare un vuoto occupazionale che sarebbe insostenibile per i carichi di lavoro in essere in particolare presso gli Uffici Immigrazione della Liguria - scrive Roberto Traverso, segretario Nazionale Siap"
Servizio fondamentale importante nella gestione delle pratiche che garantisce i diritti essenziali dei migranti e la funzionalità degli uffici di polizia dedicati a questo compito. Supportando, tra l’altro l’indispensabile e gravoso lavoro dei poliziotti impiegati nella gestione dell’immigrazione regolare e il contrasto dell’immigrazione clandestina.
In pratica si tratta di un accorato appello mirato a far arrivare ai vertici del Ministero dell'Interno e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza l'autorevole richiesta dei Prefetti e dei Questori della Liguria di mettere in atto un improcrastinabile sforzo organizzativo mirato a colmare un vuoto occupazionale che, come già detto, sarebbe insostenibile per la funzionalità degli uffici interessati, in attesa di conoscere gli sviluppi dell'urgente percorso occupazionale e contrattuale che il Governo dovrà perfezionare al più presto per rafforzare gli organici in argomento.