“Il nostro stabilimento è stato costruito sott’acqua: il mare ha distrutto tutto”
A parlare è Federico Mutascio, titolare dei Bagni Vernier, di Bordighera, che interviene dopo la violenta mareggiata della scorsa notte
“Il nostro stabilimento è stato costruito sott’acqua: il mare ha distrutto tutto”
“I locali che oggi accolgono il nostro stabilimento sono stati costruiti sotto il livello del mare. Il risultato è che con la mareggiata di ieri, siamo stati invasi da circa un metro e mezzo d’acqua. Quindi, faremo causa al Comune: non solo per i danni del mare, ma anche per il mancato guadagno dovuto al fatto che siamo rimasti quattordici anni senza ristorante”.
A parlare è Federico Mutascio, titolare dei Bagni Vernier, di Bordighera, che interviene dopo la violenta mareggiata della scorsa notte. Il problema non riguarda soltanto il fatto di cronaca in sé, ma anche una serie di vicissitudini amministrative che hanno portato a questo epilogo. “Dal 1952, quando mio nonno rilevò un ex lavatoio dell’800 realizzando lo stabilimento, al 2008, avevamo la nostra struttura originaria e fin lì tutto bene - spiega Mutascio -. Poi, quando hanno rilevato l’area per il completamento della passeggiata, fino al confine con Vallecrosia, ci hanno spostato ai Pennoni, a un centinaio di metri. Laggiù abbiamo realizzato la nostra struttura alla base di un molo rialzato”.
Il Comune dice che avrebbero perso soltanto due stagioni per poi tornare nel luogo originario
non nel fabbricato iniziale, ma nei locali sottostanti la passeggiata. Cosa succede, però: “Nel 2010 avremo dovuto tornare dov’eravamo prima. All’interno della nuova passeggiata, infatti, avevano realizzato gli spazi per cinque locali: due concessioni, tra cui la nostra, erano già pronte; mentre per gli altri tre stabilimenti avrebbero dovuto rilasciarne delle nuove. Tuttavia, quei locali si allagavano e così ci hanno prorogato la concessione ai Pennoni”. Per Mutascio non ci sono dubbi: “Avevano sbagliato le quote, un po’ come accaduto per la rotonda di Sant’Ampelio e in caso di mareggiata, l’acqua non solo raggiungeva lo stabilimento con le onde, ma saliva addirittura dal pavimento. Quei locali, alla fine, sono stati realizzati sott’acqua”.
I titolari dei Bagni Vernier vorrebbero realizzare un nuovo stabilimento in sicurezza
che prevede una struttura rialzata (una sorta di palafitta), all’esterno, al posto dei locali sotto il livello del mare. “Realizziamo il progetto, che viene approvato ad aprile del 2021 - prosegue -. Allora, dicono che dobbiamo spostarci, perché il progetto è stato approvato, e dobbiamo tornare nella nostra concessione di origine. Noi siamo pronti a costruire un nuovo stabile, ma il Consiglio di Stato decide di applicare la Bolkestein dieci anni prima: anziché nel 2034, nel 2024. Quindi, chiediamo di rinnovare la concessione ai Pennoni per almeno altre due estati, in attesa di capire cosa succede. Non potevamo effettuare lavori per 500mila euro, per poi rischiare di perdere la concessione, due anni dopo. Qualora ci fossimo aggiudicati la concessione nel 2024, avremo sicuramente realizzato la nuova struttura”.
Niente da fare, però: la concessione non viene rinnovata
i titolari dei Bagni Vernier devono sposarsi nei locali sono la passeggiata a mare e: “Il risultato è sotto gli occhi. La mareggiata ha distrutto tutto. A parte il dehor con la struttura in legno, abbiamo auto un metro e 60 di acqua all’interno, che ha devastato i frigoriferi e tutto il resto”. La colpa, certo, non è dell’amministrazione retta dal sindaco Vittorio Ingenito, anche se: “L’attuale amministrazione avrebbe potuto prorogarci per altri due anni la concessione, dov’eravamo, visto che almeno laggiù avremo lavorato in sicurezza”. Conclude Mutascio: “Chiederemo un risarcimento dei danni al Comune, anche per il mancato guadagno di quattordici anni senza il ristorante. Inoltre, ci dovranno ricostruire lo stabilimento”.
Fabrizio Tenerelli