Delegazione filantropica cambogiana dona 5.000 euro alla Caritas
Una donazione di cinquemila euro è stata consegnata, oggi, alla Caritas di Ventimiglia, per l’assistenza rivolta quotidianamente ai migranti
La delegazione è stata ricevuta alla Caritas di Ventimiglia
Una donazione di cinquemila euro è stata consegnata, oggi, alla Caritas di Ventimiglia, per l’assistenza rivolta quotidianamente ai migranti, da parte di una delegazione formata dal medico, scrittore e filantropo Mengly J. Quach e dal monaco buddista San Sochea, accompagnati dal sacerdote monegasco e missionario in Cambogia, don Will Conquer.
La delegazione, che ieri ha raggiunto l’Italia
ed è stata ricevuta da Papa Francesco, in Vaticano, proseguirà il proprio viaggia verso il Principato di Monaco e Parigi, per poi rientrare in patria. La delegazione è stata accolta dal presidente di Caritas Intemelia, Maurizio Marmo e dal parroco di Sant’Agostino, Ferruccio Bortolotto. Nel ringraziare la Caritas per l’attività a favore dei migranti, Quach ha ricordato quanto avvenuto il 17 aprile del 1975, quando i Khmer rossi guidati da Pol Pot entrarono nella capitale Phnom Penh, dando il via a un regime di stampo comunista e a un processo di epurazione che causò oltre un milione e mezzo di morti.
Ha affermato il medico, scrittore e filantropo Mengly J. Quach
“Sono molto impressionato dal lavoro che fate - ha detto - Mi scalda il cuore e mi porta alla memoria l’esperienza vissuta da me, dalla mia famiglia e da milioni di cambogiani nel 1975. Le persone morivano, perché non c’era nulla da mangiare. Non avevamo cibo, né una casa. Io sono scappato senza nemmeno un paio di scarpe ai piedi e ricordo bene il dolore provato nel camminare scalzo”. Quach si salvò rifugiandosi prima in Thailandia, poi nelle Filippine e infine in America, dove ha avuto la possibilità di studiare, prima di tornare in Cambogia.
Fabrizio Tenerelli