Laura Amoretti spacca il PD in due
Abbo e i suoi contro la candidatura. De Bonis "Non è che parte del PD vuole votare Scajola al ballottaggio?"
La candidatura a sindaco di Imperia si Laura Amoretti per il centro sinistra ha causato una frattura profonda nel Partito Democratico del Capoluogo.
Laura Amoretti spacca il PD
Lo hanno spiegato in conferenza stampa l'ex presidente della provincia, Domenico Abbo e gli esponenti dem Antonio De Bonis e Riccardo Giordano. Secondo quanto riportano, l'ex presidente avrebbe dato la propria disponibilità a riunire il centrosinistra nella sfida contro la coalizione civica del sindaco Claudio Scajola, nella corsa alle urne che potrebbe vedere anche l'ex comandante provinciale dei Carabinieri il Colonnello Luciano Zarbano come candidato del centrodestra unito.
"Una parte del PD vuole votare Scajola al ballottaggio?"
Gli sarebbe stato chiesto dalla direzione del partito di effettuare un giro di consultazioni telefoniche, in 48 ore, per verificare la tenuta della sua eventuale candidatura. Abbo sostiene che a discapito del riscontro positivo, il partito abbia scelto una rappresentante che non è iscritta ai dem e non avrebbe il consenso della coalizione eventuale di centrosinistra. Una scelta che l'ala del PD ritiene inspiegabile, un regalo alla coalizione di Claudio Scajola che condannerebbe il Partito Democratico a sedersi fuori dal ring ad osservare come spettatore passivo il ballottaggio. De Bonis azzarda che una parte del PD, secondo la sua personale valutazione, vorrebbe votare Scajola al ballottaggio. La decisione ha spaccato in due il Partito: la frangia che appoggia Abbo ha già annunciato il ricorso in tutte le sedi opportune, dalla sezione provinciale fino a quella nazionale e chiede un confronto con gli iscritti dal quale dovrebbe uscire il nome del candidato, non una decisione piovuta dall'alto, scelta nella riunione di ieri sera, che ha candidato la Amoretti. "Una scelta condivisa da 8 persone - ha ribadito l'ex presidente Rt Riccardo Giordano - non si capisce tutta questa fretta faremo ricorso in tutte le sedi di garanzia del partito e anche esterne, non fosse altro per bloccare questa operazione, che è una forzatura, senza una minima discussione all'interno della base degli iscritti".