La cronaca dell'incontro tra il vincitore del premio Strega Paolo Cognetti e Giampiero Mughini

La cronaca dell'incontro tra il vincitore del premio Strega Paolo Cognetti e Giampiero Mughini
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Cervo - Enorme successo ieri sera a Cervo per l'incontro con Giampiero Mughini. Ecco la cronaca di una serata che difficilmente verrà dimenticata.

"Nel più suggestivo salotto a cielo aperto del ponente ligure, la Piazza dei Corallini di Cervo, tutto è pronto, fra lo spettacolare allestim ento floreale curato dall’Istituto agrario Aicardi di Sanremo; accolta dal garbato e attento servizio degli alunni del Ruffini di Imperia, la folla affluisce e si posiziona.

 Campione in carica Paolo Cognetti, uscito vincitore indiscusso dall’estenuante maratona del riconoscimento letterario del Premio Strega col libro Le otto montagne, edito da Einaudi,  si accinge al match; sparring partner il commentatore più acuto e franco che si potesse convocare, Giampiero Mughini.

I ringraziamenti ad autorità e sponsor e si parte per l’avventura della scoperta del nuovo personaggio. Iniziamo con la suggestiva lettura di un brano del collega vincitore di anni fa Pietro Citati su Cervo, interpretato con misura cadenzata dall’attore Franco La Sacra. È curiosamente in armonia con i ben diversi paesaggi evocati da Cognetti, e si aprono le danze. Il dibattito parte in sordina; bastano poche battute perché si accenda; con un crescendo rossiniano si parte da semplici osservazioni - Mughini manifesta da subito stima per il giovane scrittore, che elogia per le letture - per poi passare al suo stile incalzante e inaspettato. Fenoglio fra temi e paesaggi, il ruolo delle donne nel romanzo, ma anche il carattere apparentemente dimesso del neocampione.

 Si alternano letture dal libro, che consentono di intuirne tematiche e stile discussi. Vengono poste domande dagli alunni degli istituti Ruffini, Vieusseux, Cassini e Aicardi, coinvolti nel ruolo di giudici del premio Strega Giovani e in attesa di dirimere perplessità e curiosità, alle quali l’autore risponde con chiarezza mai pedante. 

Si apprezzano le musiche suggestive di Diego Genta, armonie sottili, melodie raffinate e modulazioni che evocano panorami immaginari, e la voce, che fa sentire con grande forza comunicativa le canzoni, di Francesca Pilade, che echeggiano esitazioni e risorse che il libro descrive così bene nel cuore dei personaggi. La serata si conclude con il dono della scultrice Paola Maddalena di un’opera ibrida: un pesce levigato su un legno che sa di montagna aspra, a suggello di un sodalizio fra paesaggi; si offre l’omaggio ai prestigiosi ospiti di un braccialetto salubre e celebrativo da parte di Alberto Schiavi, rame modellato da sapienti orafi toscani, e una confezione di dolciumi Strega Alberti di Benevento in una originale scatola dipinta."

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