VENTIMIGLIA: ATTIVISTA SEGNALA CASO DI TUBERCOLOSI TRA I MIGRANTI, MA L'ASL 1 SMENTISCE / IL VIDEO DELLA DENUNCIA

VENTIMIGLIA: ATTIVISTA SEGNALA CASO DI TUBERCOLOSI TRA I MIGRANTI, MA L'ASL 1 SMENTISCE / IL VIDEO DELLA DENUNCIA
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Ventimiglia - Un sospetto caso di tubercolosi tra i migranti che stazionano lungo la foce del fiume Roja, a Ventimiglia, è stato denunciato da un attivista-soccorritore francese, appartenente all'associazione "Un gest pour tous", che ogni sera distribuisce cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria, ai migranti che dormono sparsi sul greto del fiume Roja.

"Abbiamo segnalato il caso alle autorità - avverte il soccorritore, Didier H. -. E' una situazione catastrofica: troviamo malattie di ogni genere, con migranti colpiti da infezioni, o cancrene, dovute ai morsi di animali e via dicendo. C'è un rischio di propagazione di queste patologie. Il problema è che di giorno queste persone vivono in città, ma di sera si radunano nel fiume, in condizioni igieniche proibitive". Secca, tuttavia, la smentita del dirigente generale dell'Asl 1 Imperiese, Marco Damonte Prioli, secondo il quale: "Nessuna segnalazione è stata ricevuta, in tal senso, da Ventimiglia". Nessun caso, dunque, neppure sospetto.

"Non dobbiamo creare allarmismi", è il commento del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano (Pd). Riguardo la situazione sul greto del fiume Roja, dove dormono i migranti (molti minori) che non vogliono essere ospitati nel più attrezzato Parco Roja, Ioculano avverte: "Si interverrà a tempo debito, quando ci sarà la possibilità di farlo, al momento c'è massima attenzione".

Dell'idea che il compito di intervenire ricada sul sindaco, massima autorità sanitaria in un Comune, è anche l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, che avverte: "Quotidianamente ricevo il report di chi viene segnalato dal punto di vista sanitario. Un'assistenza che per noi ha un costo mensile di circa tremila euro e che viene garantita a tutte le persone che lo richiedono, purché si trovino all'interno delle strutture individuate per l'accoglienza". Prosegue la Viale: "In tutti gli altri casi, la responsabilità è del sindaco, che se ritiene può firmare un'ordinanza, chiedendo un coinvolgimento dell'Asl".

Fabrizio Tenerelli

L'ATTIVISTA SOCCORRITORE ANNUNCIA (IN FRANCESE) IL CASO DI TUBERCOLOSI (SMENTITO)


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