Taggia

Crisi idrica: opposizione unita chiede ai cittadini di partecipare al Consiglio comunale

Il tema affrontato nell'assise di questa sera. "quando in ballo c'è la salute pubblica, la trasparenza non può essere rinviata"

Crisi idrica: opposizione unita chiede ai cittadini di partecipare al Consiglio comunale
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La vicenda legata all'acquedotto di Taggia, scatenata dal ritrovamento di un solvente chimico, il tricoloropropano, nei pozzi sul territorio comunale, anche se rientrata dal punto di vista tecnico lascia degli strascichi politici. In particolare, i gruppi di opposizione Progettiamo il Futuro, progetto in Comune e L'Alternativa, invitano i cittadini a partecipare al Consiglio comunale di questa sera, dove verrà dibattuto il tema , al centro di un'interrogazione all'amministrazione comunale a tema (principalmente) crisi idrica: la minoranza chiede risposte e trasparenza al sindaco Mario Conio.

 

Crisi idrica: i gruppi di opposizione chiedono ai cittadini di partecipare al Consiglio

«Stasera alle ore 19 presso la sala consiliare del Comune di Taggia- comunicano con una nota stampa-  si svolgerà un Consiglio comunale straordinario. L’argomento principale di discussione sarà l’inquinamento dell’acquedotto. Dall’ 11 marzo scorso la cittadinanza aspetta risposte. Chiarimenti che il Sindaco e la Giunta non hanno mai fornito. Quando in gioco c’è la salute pubblica, l’informazione precisa e trasparente ha priorità assoluta su qualsiasi altro argomento, e non può essere omessa o rinviata. La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa».

 

Nel dibattito anche l'attacco hacker a Taggia

Durante il Consiglio comunale spazio anche all'attacco hacker  che ha colpito, in concomitanza con i giorni più concitati legati all'inquinamento delle acque, gli uffici comunali. I pirati del web hanno introdotto nella rete del municipio un "ransomware" (un programma che blocca le funzionalità dei dispositivi in attesa del pagamento di un riscatto, in questo caso 300mila dollari in bit-coin), "soffiato" i dati personali di residenti e non, amministratori e dipendenti comunali, per poi diffonderli sul web quando l'amministrazione non ha ceduto al ricatto. Al momento, non si conosce il numero esatto dei cittadini coinvolti, né la quantità e la tipologia di tutti i dati estorti. Dal canto suo, l'amministrazione assicura di essere al lavoro per garantire e tutelare la privacy[nk-video player-id="default" video-id="" dei cittadini.

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