L'INCHIESTA CHIUDE CON 10 INDAGATI

Appalti e tangenti: chiesta archiviazione per sindaco Scajola e due assessori

La Procura di Imperia ha chiesto l’archiviazione nei confronti di Claudio Scajola e degli assessori Gianmarco Oneglio e Antonio Gagliano

Appalti e tangenti: chiesta archiviazione per sindaco Scajola e due assessori
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La Procura ha chiesto l'archiviazione per sindaco e due assessori di Imperia

La Procura di Imperia ha chiesto l’archiviazione nei confronti dell’attuale sindaco di Imperia e presidente della Provincia, Claudio Scajola e degli assessori Gianmarco Oneglio e Antonio Gagliano, per i reati di abuso d’ufficio, corruzione e turbata libertà degli incanti, nell’inchiesta per presunti appalti truccati, che nel maggio del 2022 ha portato in carcere l’ex sindaco di Aurigo, Luigino Dellerba, 66 anni e dell’imprenditore imperiese Vincenzo Speranza (Edilcantieri Costruzioni srl), accusati di corruzione continuata in concorso nell’ambito di una presunta combine con l’amministratore pubblico che avrebbe intascato tangenti per favorire l’impresa nell’aggiudicazione di lavori pubblici.

L’inchiesta si è chiusa ieri con dieci indagati

Oltre a Dellerba e Vincenzo Speranza, ci sono anche il fratello Gaetano Speranza, 58 anni (coadiuvatole dell’impresa edile); gli imprenditori: Maurizio Barla, 48 anni, di Diano Marina; Giovanni Manfredi, 60 anni, di Pieve di Teco;  Piero Aldo Aicardi, 61 anni, di Chiusavecchia; Pier Carlo Gandolfo, 55 anni, dipendente della Provincia e già vicesindaco di Aurigo all'epoca di Dellerba sindaco; il geometra Agostino Gandalino, che lavorava per il Comune di Aurigo e Roberto Barla, 55 anni, tecnico della Provincia; Marino Masi, 58 anni, tecnico del Comune di Imperia. La procura ha anche chiesto lo stralcio di altre posizioni.

A Dellerba e ai Speranza, contestate 3 tangenti

Sono le tre tangenti: due da duemila euro e una di cinquecento euro, che l’imprenditore Vincenzo Speranza (in un caso, in concorso col fratello Gaetano) avrebbe consegnato a Luigino Dellerba: in due casi in qualità di sindaco di Aurigo, per l’aggiudicazione di due appalti comunali e, in veste di consigliere della Provincia di Imperia, per la presunta promessa di affidare direttamente alla ditta di Speranza la realizzazione di un parcheggio in via Roosevelt. In un’altra tranche dell’inchiesta, Vincenzo Speranza è indagato assieme al geometra del Comune di Imperia, Marino Masi. Entrambi vennero raggiunti, nel luglio 2022, da una misura cautelare.

La presunta frode in Comune a Imperia

il primo agli arresti domiciliari, mentre per il il secondo venne disposta la sospensione dall'esercizio della funzione pubblica. Dalle indagini emerse che Speranza e il geometra si erano accordati per dissimulare la reale entità dei lavori di manutenzione, affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri, presso il cimitero di Oneglia.

Interventi eseguiti nel dicembre del 2021, del valore effettivo di 5mila euro, per i quali avrebbero fatto risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25mila euro. Secondo l’accusa, inoltre, il geometra avrebbe ricevuto da Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei lavori, la fornitura di materiali e l’installazione d’impianti presso un’abitazione di sua proprietà.

Con l’accusa di turbata libertà degli incanti, inoltre, sono ora indagati in concorso

Piero Aldo Aicardi, Roberto e Maurizio Barla, Agostino Gandalino, Pier Carlo Gandolfo e Giovanni Gino Manfredi “Poiché in concorso tra loro, mediante collusioni e/o altri mezzi fraudolenti, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, turbavano il regolare svolgimento di due procedure negoziate senza bando, indette dal Comune di Aurigo in modalità telematica”.

In particolare Gandolfo (vicesindaco di Aurigo) e Gandalino (geometra)

“Attestavano falsamente l’avvenuto sorteggio delle imprese Aicardi Srl Unipersonale, Barla Maurizio ed Edilcantieri” per altrettanti appalti pubblici del Comune di Aurigo e “Sorteggio avvenuto il giorno successivo all’invio delle lettere di invito alle cinque imprese assertivamente sorteggiate”. Dellerba è anche accusato di aver rivelato a Gaetano Speranza l’elenco delle imprese sorteggiate. Gandolfo, invece, avrebbe rivelato l’elenco delle impresse sorteggiate a Roberto Barla  (suo collega presso l’ufficio strade della Provincia di Imperia e collaboratore del fratello Maurizio nella gestione dell’impresa Barla Maurizio).

Quest’ultimo avrebbe riferito all’imprenditore Vincenzo Speranza: sia che il fratello (Maurizio) non era interessato a partecipare sia i nomi delle imprese effettivamente invitate. Speranza, quindi, avrebbe contattato gli operatori economici invitati per chiedere se fossero interessati a partecipare alla procedura negoziale ed eventualmente accordarsi sulle offerte da presentare.

In arrivo nuovi dettagli

Fabrizio Tenerelli

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