Il ricordo di pia viale

Vallebona piange Rina, 97 anni, la donna più anziana del paese

Con radici nell'entroterra di Genova e vallecrosine, Rina ha trascorso circa settant'anni di vita a Vallebona sposando Ercole Guglielmi

Vallebona piange Rina, 97 anni, la donna più anziana del paese
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E' mancata la donna più anziana di Vallebona

E’ morta, ieri, all’età di 97 anni: Rina de Ercole, la più anziana di Vallebona. Con radici nell'entroterra di Genova e vallecrosine, Rina ha trascorso circa settant'anni di vita a Vallebona sposando Ercole Guglielmi. “Con quella laboriosità tipica delle persone della sua generazione, ha attraversato i decenni coltivando fiori e andando al mercato di Sanremo - ricorda Pia Viale -. Paziente, amante del sapere, era una persona con cui parlare era sempre educativo”.

Prosegue: “Non posso esimermi dall'esperienza personale, perché siamo sempre stati amici di famiglia e, come ho già scritto in altre occasioni, per me era una seconda mamma. Ricordo molti insegnamenti che mi ha lasciato, per il tempo trascorso i Negi a togliere il fiore alla mimosa floribunda durante l’estate".

"Lei, che pativa il sole, aveva sempre un ampio cappello di paglia che le dava un'aria particolare"

E ancora: “Eravamo proprio lì il 2 agosto 1980 quando scoppiò la bomba alla stazione di Bologna e ricordo i suoi commenti e i suoi consigli: c'era una saggezza, in lei, che andava oltre all'esperienza contadina, perché era una persona intelligente. Lei, che pativa il sole, aveva sempre un ampio cappello di paglia che le dava un'aria particolare. Eravamo tutto il giorno sotto il solleone, con ritmi sostenuti da orari inflessibili, mangiando pane e pomodoro nel casone e concedendoci una pennichella al fresco prima di riprendere il lavoro”.

E conclude: “Un altro pezzo della famiglia-paese che se ne va, che ci allontana sempre più da un passato che ci è appartenuto, nella convivenza più di comunità di quanto non detti il presente. Un abbraccio alla numerosa famiglia, alle figlie Renata e Maura, i generi, i nipoti, le nipoti. Ciao Rina, imponente ma dolce”.

Fabrizio Tenerelli

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