SCOPPIA IL CASO A VALLECROSIA

Esposto di Perri alla Corte dei Conti per le indennità indebitamente percepite da alcuni assessori

“Da una richiesta di atti si sono riscontrate eventuali anomalie che ho voluto sottoporre all’attenzione delle autorità competenti"

Esposto di Perri alla Corte dei Conti per le indennità indebitamente percepite da alcuni assessori
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Ventimila euro sarebbero già stati restituiti

A conclusione della verifica e dell’analisi dei documenti e degli atti ricevuti con i nostri legali, ho presentato una segnalazione-verifica-esposto e richiesta di Intervento all’attenzione del sindaco di Vallecrosia, all’area finanziaria del Comune e alla Procura della Corte dei Conti, relativo al costo della politica locale di sindaco, assessori e consiglieri comunali nel mandato di riferimento 2018/2023”.

A parlare è il consigliere di minoranza e candidato sindaco di Vallecrosia, Fabio Perri, che scatena un caso su indennità che sarebbero state indebitamente percepite da alcuni amministratori.

Da una richiesta di atti, relativamente al costo della politica, si sono riscontrate eventuali anomalie che ho voluto sottoporre all’attenzione delle autorità competenti - aggiunge -. Da un’analisi dei dati contenuti agli atti, infatti, sembrerebbe che tre assessori su quattro abbiano percepito somme e compensi non dovuti nell’espletamento del loro mandato amministrativo ai sensi dell’art. 82 del D.lgs. 267/2000 che prevede che negli enti locali, per i sindaci e per tutti ‘i componenti degli organi esecutivi dei comuni e ove previste delle loro articolazioni, delle province, delle città metropolitane, delle comunità montane, delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali’, l’indennità di carica debba essere ‘dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa’”.

Secondo Perri gli assessori in questione avrebbero percepito l’indennità di carica

in misura piena in periodi di tempo durante i quali gli stessi hanno continuato a svolgere la propria attività lavorativa, come dipendenti a tempo indeterminato, senza aver chiesto aspettativa.

A confermare, in prima istanza, i dubbi e la mia segnalazione, sono proprio gli atti ricevuti dal Comune di Vallecrosia, che riconoscono per due assessori l’indebita somma percepita e dove ne viene richiesta sempre dal Comune la restituzione”. 

I movimenti bancari per la restituzione delle somme non dovute

Precisa Perri: "Questa risulta essere avvenuta con bonifico bancario, in data 18.04.2023, per uno degli assessori per euro 2.152,91, mentre per un altro assessore è stata autorizzata la rateizzazione delle somme dovute pari a euro 17.613,19 con bonifico bancario di euro 150,00 al mese, pertanto, il saldo delle somme da restituire sarà tra circa 10 anni, il tutto sembrerebbe senza il calcolo e l’applicazione degli interessi”. 

E ancora: “Grazie a questo mio intervento al momento dovranno essere restituiti circa ventimila euro e se, come a noi parrebbe, le autorità competenti confermassero l’applicabilità dell’art 82 del D.lgs. 267/2000 anche per il terzo assessore, in quanto lavoratore dipendente a tempo indeterminato, come si evince dagli atti ricevuti dal comune allora la cifra globale ammonterebbe a circa quarantamila euro”.

Conclude: “Attraverso la mia azione di controllo e verifica degli atti sono stati restituiti i denari di tutti i vallecrosini. Da sempre chiediamo ai cittadini di rispettare le regole e le leggi, sostenendo spesso e volentieri che la legge non ammette ignoranza. In questo caso attraverso questa segnalazione abbiamo chiesto una verifica affinché le regole e le leggi vengano rispettate in primo luogo da chi governa la nostra città e da chi dovrebbe dare il buon esempio”.

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