partito senza pace

Terremoto nel Pd di Imperia: verso dimissioni Cammarata

Dopo l'attacco dei tre consiglieri del Pd: "Ci rallegriamo della manifestazione di esistenza di Cammarata, lo ricordavamo impegnato a invitare al voto disgiunto a favore di Scajola"

Terremoto nel Pd di Imperia: verso dimissioni Cammarata
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Potrebbero arrivare già nel pomeriggio di oggi le dimissioni del segretario cittadino del Partito Democratico Massimiliano Cammarata. Atti o dichiarazioni ufficiali non ci sono ancora, ma da ore si rincorrono voci che confermerebbero l'intenzione di Cammarata di rassegnare le dimissioni dopo la durissima presa di posizione dei tre consiglieri comunali eletti

Il duro comunicato di Laura Amoretti, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda

Nei giorni scorsi, dopo il primo consiglio comunale di Imperia,  in un comunicato congiunto di tutti i membri del gruppo consiliare del Partito Democratico di Imperia "in risposta alle parole di ieri del Segretario di circolo del PD" Massimiliano Cammarata, i tre consiglieri Amoretti, Bellotti e Verda, avevano diffuso una durissima nota contro lo stesso Cammarata.
Ci rallegriamo della manifestazione di esistenza del segretario di circolo del PD, Massimiliano Cammarata, lo ricordavamo per la sua ultima uscita pubblica impegnato ad invitare al voto disgiunto a favore dell'attuale primo cittadino.

Cogliamo pertanto l'occasione per chiedergli di non coinvolgerci nelle lotte intestine che hanno caratterizzato il suo mandato, frutto di un modo di intendere e gestire la politica che non ci appartengono, nei contenuti e nei metodi.
Troviamo surreale che il segretario non abbia scritto nemmeno una riga a commento del voto (unica formazione politica silente fra quelle che hanno partecipato alle elezioni), non abbia convocato i consiglieri neo eletti ne’, a quanto ci risulta, il direttivo cittadino, e si palesi, motu proprio, all’indomani del primo Consiglio Comunale, per alimentare polemiche inutili criticando l’operato di quei consiglieri che ha ignorato per settimane.
Come consiglieri del PD, con le nostre azioni, cerchiamo di interpretare al meglio la volontà e la sensibilità dell’elettorato del Partito Democratico, ricordando che siamo stati eletti con il sostegno di centinaia di donne e uomini che hanno chiesto un profondo rinnovamento nelle persone e nei metodi.
Il nostro comportamento in aula, ai sensi della Costituzione, non è soggetto a vincolo di mandato; tuttavia saremmo volentieri disponibili a coordinarci con una segreteria del Partito Democratico autorevole e rappresentativa, che pensi a lavorare sui temi amministrativi che interessano alla città, ma non certamente con chi continua, anche dopo le elezioni, ad avere come unico obiettivo gli equilibri di forza interni al partito.

Per cinque anni saremo questo e non altro, se ne faccia una ragione.

I consiglieri comunali del Partito Democratico:
Laura Amoretti
Deborah Bellotti
Edoardo Verda

Cosa aveva detto Cammarata

Dopo il primo consiglio comunale il segretario cittadino Massimiliano Cammarata aveva diffuso una nota stampa al veleno contro i tre consiglieri

 “Tutto quanto deciso ieri e i comportamenti conseguenti assunti, nella piena autonomia del gruppo consiliare, sono riconducibili esclusivamente ai consiglieri e al gruppo PD. Di tali decisioni il partito cittadino non ne era a conoscenza, non condivide molte delle scelte e non é stato coinvolto. Ci auguriamo che l’inesperienza sia l’unica motivazione di tale comportamento, oltre che auspicarci in futuro maggiori sinergie e condivisioni con il partito per evitare comportamenti contraddittori e poco comprensibili dal nostro elettorato”. 

Una presa di posizione legata alla posizione del Pd sulla mozione di Zarbano e Bracco circa l'ineleggibilità di Scajola (i tre consiglieri del Pd si erano astenuti) e sulla nomina di Laura Amoretti a vice presidente del consiglio comunale, che ha di fatto rotto il fronte dell'opposizione. Amoretti, proposta da Enrico Lauretti, era stata eletta con 19 voti, quindi con l'ampio sostegno della maggioranza contro gli otto di Loredana Modaffari, sostenuta dagli altri consiglieri di opposizione e proposta in particolare da Daniela Bozzano di Imperia Rinasce.

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