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Consiglieri abbandonano aula per il minuto di silenzio per Berlusconi. Per protesta esce anche Scajola

Vaccarezza: COMPAGNI VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA! Non avete rispetto né per la democrazia, né per le istituzioni". Le ragioni di Pastorino

Consiglieri abbandonano aula per il minuto di silenzio per Berlusconi. Per protesta esce anche Scajola
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Anche ora che non c'è più la figura di Berlusconi resta divisiva. La riprova è la "bagarre" scatenata oggi in Consiglio regionale in occasione del "minuto di silenzio" dedicato alla memoria dell'ex premier, con la lettura di un messaggio del presidente Gianmarco Medusei. Usciti dall'aula Pastorino e Candia. Non entra Sansa. Restano Pd e 5 Stelle. Se ne va in polemica Scajola. Vaccarezza alza i toni. Pastorino irremovibile.

Chi esce, chi non entra, chi abbandona l'aula per protesta

Indice puntato soprattutto sul consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino, che spiega così la decisione di abbandonare l'aula:

“Sono l’unico che lo ha dichiarato apertamente anche in aula: non sono tra coloro che festeggia la morte di nessuno ma oggi non ho partecipato al minuto di silenzio che il Consiglio Regionale della Liguria ha voluto dedicare a Silvio Berlusconi - spiega Pastorino - Berlusconi è stato, per quanto mi riguarda, tutto ciò che di negativo ha rappresentato la politica dal 1993 ad oggi con l’utilizzo spesso personale della politica, 60 leggi ad personam, reati fiscali infiniti, la politica davanti ai tribunali di tutta Italia, l’imbarazzo internazionale ad avere a che fare con un pregiudicato che ha riportato condanne tali da essere escluso per anni dal Parlamento. Un uomo che ha segnato pagine negative della politica italiana non dimenticando tutte le polemiche e le iniziative giudiziarie rispetto ai suoi presunti collegamenti con la malavita organizzata.
Mi stupisce che alcuni colleghi in Consiglio Regionale si lamentino che sia uscito dall’aula. Questi colleghi che mi criticano sono gli stessi che in questi anni più di tutti hanno tradito Berlusconi, sperando di dividersene le spoglie quando era ancora vivo e che oggi lo potranno fare tranquillamente attaccando Forza Italia e le sue operazioni politiche per prenderne l’eredità. Sono quelli che si sono allontanati durante le inchieste giudiziarie, alcuni di loro erano ad Arcore con lui ma sono spariti e che, quando Berlusconi era “in sella” abbassavano la testa e garantivano a gran voce fedeltà.
Ma d’altra parte questo, spesso, è la politica e allora preferisco dire le cose con chiarezza. Ho sempre combattuto le idee di Berlusconi prima da sindacalista poi da politico e quindi non ho partecipato al minuto di silenzio

L'ex candidato presidente Ferruccio Sansa in aula non ci è neppure entrato durante il minuto. Lo ha fatto solo al termine, del momento di raccoglimento per   Berlusconi. La collega di lista, Selena Candia, ha invece abbandonato l'assemblea come Pastorino.

Per protesta, ma per altre ragioni, è uscito anche Angelo Vaccarezza (Lista Toti)  gridando allo scandalo per il gesto dei consiglieri di opposizione e inviando poi un comunicato più esplicito: "COMPAGNI VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!Non avete rispetto né per la democrazia, né per le istituzioni" scrive Vaccarezza.

Lo stesso Claudio Muzio di Forza Italia e l'assessore regionale imperiese Marco Scajola (Cambiamo con Toti presidente) che ha condannato la decisione di alcuni consiglieri regionali di minoranza di abbandonare l’aula durante il minuto di silenzio e, rilevando l’assenza della dovuta serenità per proseguire i lavori in programma, a nome della giunta ha annunciato l’abbandono dell’aula.

L'attacco alla giunta del Movimento 5 Stelle

La nota del capogruppo del M5S Liguria Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini.

“Questa mattina, abbiamo assistito a un atto di Giunta degno di paesi dove la democrazia è utopia: la Giunta ha abbandonato il Consiglio regionale, in polemica con chi ha scelto di non partecipare al minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Come M5S, siamo rimasti in Aula. Abbiamo anzi scelto un codice comportamentale rispettoso per la vicenda umana, benché il nostro giudizio sull’uomo politico non sia mutato e non potrà mai mutare. Altrettanto avremmo voluto fosse stato fatto dal centrodestra, che ha invece criticato le scelte altrui, espressione peraltro di libertà di pensiero e di azione, compiendo quello che riteniamo una mancanza di rispetto per i cittadini liguri, che da noi si aspettano che i lavori d’Aula vengano espletati. La destra regionale, dunque, oggi ha deciso di boicottare le istituzioni”.

Balleari (DI): Rispetto di fronte alla morte

“Di fronte alla morte ci vuole rispetto: non esistono morti di serie A e di serie B. Soprattutto se si parla di un ex presidente del Consiglio e Senatore. Oggi, parte della minoranza in Consiglio regionale, con lo sgarbo istituzionale di rinunciare o, peggio ancora, di nascondersi durante il minuto di silenzio, ha evidenziato la differenza tra noi e loro. È una questione di dignità e di nobiltà d’animo” il  commento del Capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Balleari, oggi assente per congedo.

La consigliera regionale imperiese Veronica Russo: "Inaccettabile e vergognoso il comportamento di alcuni consiglieri della minoranza"

"Al di là della posizione e dell’ideologia politica reputo inaccettabile e vergognoso il comportamento di alcuni esponenti della minoranza che questa mattina hanno abbandonato l’aula durante il minuto di silenzio per commemorare la figura del Presidente Berlusconi uomo, imprenditore e politico che ha fatto la storia dell’Italia in questi ultimi trent’anni. Esprimo il più profondo disappunto per la mancanza di pietas umana dimostrata dalla minoranza ma anche per la mancanza di rispetto nei confronti della famiglia e degli affetti più cari". Così la consigliera regionale di Fratelli d'Italia a seguito delle polemiche scoppiate oggi in Consiglio regionale. 

Il messaggio del presidente Medusei dedicato a Berlusconi

«Silvio Berlusconi ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio dei Ministri quattro volte, risultando in quella veste il più longevo della storia repubblicana: è inevitabile, quindi, - ha detto il presidente Medusei - sottolineare l’impatto che Silvio Berlusconi ha avuto negli ultimi decenni, nel nostro Paese». Il presidente ha aggiunto: «L’Italia dell’imprenditoria, della telecomunicazione, dell’editoria, dello sport e della politica, hanno vissuto (con lui, ndr) un prima e un dopo». Il presidente ha sottolineato: «Di fatto Berlusconi è stato l’artefice di un cambio di usi e costumi che hanno coinvolto ognuno di noi e la politica stessa, con la storica discesa in campo del 1994, cambiò completamente anche dividendo il Paese e l’elettorato come mai prima di allora». Medusei ha concluso: «Per questo, credo sia necessario, al di là delle appartenenze, esprimere il cordoglio per un vero protagonista della storia d’Italia, che lascia dietro di sé un’intera classe politica priva di un riferimento, al punto che sono già in molti a identificare la giornata di ieri come la fine della Seconda Repubblica».

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