Il caso

Ventimiglia: gli agenti di polizia arrestano un latitante

L'uomo, 47 anni, latitante dal 2022, pluripregiudicato di Licata, ha tentato di andare in Francia per sfuggire alla condanna.

Ventimiglia: gli agenti di polizia arrestano un latitante
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Gli agenti della Polizia di Stato di Ventimiglia, hanno arrestato un cittadino italiano latitante, per una pena definitiva a dieci anni di reclusione. L'uomo, 47 anni, latitante dal 2022, pluripregiudicato di Licata (AG) O.C., ha tentato di andare in Francia per sfuggire alla condanna.

Le foto dell'arresto

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Fermato in auto

Fermato in auto, mentre cercava di attraversare il confine di Ponte San Luigi. Dopo vari accertamenti sulla sua identità personale (foto-segnalamento e acquisizione impronte digitali), è emerso il  provvedimento a suo carico, che lo condanna a 10 anni di carcere, con pena definitiva.

La condanna

La condanna a dieci anni deriva dal cumulo di pena per i numerosi reati – commessi dal 2005 al 2011 – principalmente a Licata, Canicattì e Agrigento, ma anche a Gela e Butera (CL), a Vigevano (PV) e Monticello (NO), nonché in Liguria ed all’estero (Francia).

I reati

I reati per cui è stato condannato, vanno dall’associazione per delinquere, evasione, maltrattamenti in famiglia, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, violazione obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, furto in abitazione, guida senza patente perché revocata, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, favoreggiamento personale, uso di atto falso, falsa attestazione a P.U. sull’identità, frode informatica, inosservanza di provvedimenti dell’autorità, danneggiamento, violenza o minaccia a P.U., a molti precedenti per stupefacenti, estorsione, sostituzione di persona, ricettazione, truffa aggravata, violazione di domicilio, lesioni personali e rapina.

Personalità criminale

L’aver commesso tutti questi reati, in un lasso di tempo relativamente breve, delinea una personalità criminale con recidive reiterate, ove l’affidamento ai servizi sociali, la semilibertà, la detenzione domiciliare, il braccialetto elettronico, la custodia cautelare in carcere, sono le misure gradualmente aggravate a cui è stato sottoposto. Sarà arrestato proprio a Camporosso  ad aprile del 2022, unitamente ad un pregiudicato locale che aveva favorito la sua latitanza.

Il dirigente della Polizia di Frontiera vicequestore

"Questo importante arresto, è scaturito dalle intense attività di prevenzione e repressione presenti a Ventimiglia, disposte dal Direttore della Zona Polizia di Frontiera di Torino e dal Signor Questore e Signor Prefetto di Imperia. Ancora una volta, la scrupolosa attenzione portata nelle verifiche nei confronti di chi transita nella zona di confine, eseguite da parte degli uomini e delle donne della Polizia di frontiera, ha portato a questo arresto eccellente, che ha consentito di assicurare alla giustizia per un lungo periodo, un reo dedito a condotte gravi e reiterate"

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