Confronto con il Mit

Martedì nuovo incontro per la diga in Valle Argentina

"Ribadiamo il no a una grande diga che violenterebbe la valle. Ma siamo aperti a proposte più garbate e condivise con il territorio"

Martedì nuovo incontro per la diga in Valle Argentina
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Il sindaco di Taggia, Mario Conio ha preannunciato questa sera, in Consiglio comunale, un nuovo incontro con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il prossimo martedì, per discutere del caso della diga in Valle Argentina. Il vertice sull'onda della collaborazione con il viceministro Edoardo Rixi e Regione Liguria inaugurata nei giorni scorsi con una prima, positiva, riunione.

 

Martedì nuovo incontro con il Mit per la diga in Valle Argentina

I sindaci della Valle Argentina (5 comuni, 40 chilometri e 17mila abitanti) si riuniranno con il Mit per definire i punti fondamentali che il territorio vorrebbe inseriti nello studio di fattibilità tecnico economica (finanziato con 600mila euro dal ministero e 200mila da Rivieracqua) pensato originariamente dall'Autorità di Bacino per la costruzione di una grande diga da 50 metri a Glori, il tutto per combattere la crisi idrica.

 

Le proposte del territorio

La volontà degli amministratori territoriali è quella di scongiurare la costruzione della grande opera idrica, ritenuta rischiosa per la sicurezza e impattante sul fronte ambientale in favore di una serie di nuove proposte.  I punti sostanziali sarebbero l'impegno a trovare nuove risorse idriche potabili e utilizzarle eventualmente anche per produrre energia elettrica, la messa in sicurezza definitiva del torrente Argentina, alveo critico idrogeologicamente, la sostenibilità ambientale delle opere in programma e l'inalterazione della viabilità nell'entroterra. A questo, nelle intenzione degli amministratori, si aggiunge un'adeguata compensazione per i comuni coinvolti.

 

«No a una grande diga, la valle ne uscirebbe violentata»

«La valle non vuole una grande diga- ha detto il sindaco Conio- perché violenterebbe una valle che ha una storia millenaria di tradizioni e cultura. Nel contempo abbiamo confermato la nostra disponibilità ad aprire scenari più garbati. La necessità di avere una riserva idrica c'è, ma calmierata- ha concluso il primo cittadino rivolto ai Consiglieri comunali -e che sappia confrontarsi con il territorio»

Davide Izetta

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