La sperimentazione ha avuto luogo in tutte le province ed è consistita nel lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, predatori naturali delle cimici.
La sperimentazione
Questa mattina la sperimentazione portata avanti dalla Coldiretti è diventa realtà, rendendo a tutti gli effetti fattuale la lotta biologica alla cimice in Liguria.
Il primo lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis – predatori naturali indigeni della cimice verde e della cosiddetta “cimice dei boschi”, oltre che della cimice asiatica, ormai tristemente presente sulle colture regionali – ha avuto luogo nella mattinata di oggi in tutte le province liguri, all’interno di aziende agricole socie debitamente selezionate nel corso delle attività di consulenza.
Gli scatti
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I dettagli
“Questa particolare strategia di lotta biologica – affermano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – punta a contenere la problematica delle cimici, in particolare della cimice asiatica, in maniera totalmente naturale e a impatto ambientale zero, mediante il rilascio in campo di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, considerati, per l’appunto, insetti utili”. Ciò avviene con il cosiddetto " lancio aumentativo”, che vede “un aumento della popolazione dei suddetti insetti utili indigeni in campo – spiegano i tecnici della Coldiretti – per parassitizzare le uova delle cimici”. Gli insetti antagonisti delle cimici sono stati trasportati in contenitori isolanti, così da essere mantenuti al fresco, e successivamente liberati nelle aree identificate. La sperimentazione ha coinvolto oggi tutta la Liguria, da ponente a levante. Il primo lancio è stato effettuato intorno alle 7:30 a Savona, presso l’Azienda Olivicola “Canaiella”, seguito a breve distanza da quello avvenuto a Cardini, in provincia di Genova, che ha interessato l’Agriturismo “Le Olivette” tra le 8:30 e le 9:00. Il terzo e il quarto lancio, infine, hanno avuto luogo alle 10:30 e alle 11:00 rispettivamente ai due estremi della Liguria: a ponente presso l’Agriturismo “C’era una Volta di Camporosso, nell’imperiese, e a levante presso l’Azienda Agricola “Boragno Marco” di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia.