Emergenza migranti a Ventimiglia: Panetta (Federazione civica), serve un centro
"Le misure di questi giorni documentano ancora una volta che a Ventimiglia la questione migranti rimane da affrontare"
Secondo Panetta andrebbe aperto un centro
“Le misure prese in questi giorni dall’amministrazione Di Muro: guardie giurate a vegliare che i migranti non accedano al cimitero e reti metalliche per impedire bivacchi sulle rive del Roja, documentano ancora una volta che a Ventimiglia la questione migranti rimane da affrontare. E documentano che l’attuale amministrazione continuerà ad affrontarla con la tattica del respingimento e delle restrizioni”.
A parlare è il consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia, Tiziana Panetta, che così commenta le recenti strategie operative del sindaco della città di confine, Flavio Di Muro (Lega), per contrastare le ripercussioni sull’ordine pubblico e il decoro dell’immigrazione. “Tattica che dovrà essere iterativa - aggiunge Panetta - perché lo stato attuale delle leggi italiane e degli accordi internazionali fa ipotizzare con buona verosimiglianza che i migranti continueranno ad arrivare a Ventimiglia, e che altre zone della città richiederanno interventi per dare una parvenza di sicurezza”.
Il consigliere analizza ala presa di posizione del sindaco e commenta
“Sarà una tattica costosa, e senza speranze di restituire a Ventimiglia quel clima di ordine e serenità che la città desidera riconquistare. Nè lo restituiranno i Punti di Assistenza Diffusa, una soluzione di portata numerica irrisoria rispetto alla scala degli eventi che tormentano Ventimiglia”.
E sul cimitero: “Ha fatto bene il sindaco Di Muro a proteggere il cimitero, ma sono illuminanti le parole con le quali ha annunciato i motivi per istituire il servizio di vigilanza: 'questi non sono bagni pubblici, e non è un centro sociale’. Parole che evidenziano proprio ciò di cui i migranti hanno bisogno, perché la chiusura del Campo Roja da parte della Prefettura esattamente 3 anni orsono, ha lasciato completamente senza risposte gli umani bisogni dei migranti di mantenere l’igiene personale e degli indumenti, di aver riparo dalle intemperie, e accesso a prestazioni sanitarie”.
Aggiunge: “A nostro parere questa è una delle cause più potenti del degrado registrato nelle zone della città più frequentate dai migranti. E’ tempo di agire perché si istituisca un centro migranti. Avevamo proposto nel nostro programma elettorale un Centro fuori dal centro della città, creato e gestito in collaborazione con la Prefettura e il volontariato, presidiato dalle forze dell'ordine, che con la disponibilità di assistenza sanitaria e sociale potesse dare ai migranti accoglienza temporanea dignitosa e anche aiutarli con le scelte per il futuro. E in questo modo liberare la città da gruppi di persone che creano disordine e timore, e così diminuiscono la qualità della vita per tanti cittadini e l’attrattiva di Ventimiglia sul mercato turistico”.
E sulle dichiarazioni del prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo
secondo cui il centro non è fattibile, afferma: “Il prefetto ha più volte dichiarato che il Centro non si può creare perché non è fattibile giuridicamente una gara d’appalto per clandestini irregolari. Ma lo stesso Prefetto e il Sindaco Di Muro hanno sottoscritto l’8 Giugno 2023 un protocollo d’intesa su “un flusso di migrazione diverso rispetto al resto del territorio nazionale”. Vogliamo proporre che questa “diversità”, che non è stata gestita da 8 anni, che ha cambiato in molto peggio la vita di una città, e che non sappiamo se e quando troverà una soluzione, diventi giustificazione per un meccanismo “diverso” per far nascere un Centro Migranti, e ci adopereremo in questa direzione”.
Conclude: "Molti dei servizi per rendere funzionante un Centro Migranti sono già attivi a Ventimiglia attraverso benemerite organizzazioni sociali e di volontariato. Ora si tratta di riconoscere che senza una struttura fisica capace di accentrare il flusso di migranti e dar loro ristoro temporaneo Ventimiglia sarà una città sempre più sotto assedio - estranei allo sbaraglio che creano insicurezza, e vigilanza e restrizioni implementate per difendersi. E di chiedersi se questa è una scelta che aiuta il futuro di Ventimiglia”.
F.T.